Skip to main content
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2023%2F09%2FGatti Orchestra Maggio 2023

Maggio Musicale: al via il ciclo “Beethoven-Honegger e l’Europa”, con Daniele Gatti sul podio

Gatti Orchestra Maggio 28 6 23
Daniele Gatti con l’Orchestra del Maggio (foto Maggio Musicale)

FIRENZE – Nell’auditorium del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, in doppia datavenerdì 29 e sabato 30 settembre alle 20, il direttore principaleDaniele Gattitorna alla guida dell’Orchestra del Maggio col nuovo interessante ciclo sinfonico “Beethoven-Honegger e l’Europa” in cinque concerti, tutti con “prima” il venerdì e replica il sabato: in ogni concerto, una delle cinque sinfonie di Arthur Honegger, uno dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven e composizioni di alcuni fra i più importanti autori del XX secolo come Igor Stravinskij, Ottorino Respighi, John Ireland, Paul Hindemith e Claude Debussy. Verranno eseguite integralmente per la prima volta in Italia le cinque sinfonie di Arthur Honegger, delle quali sia la prima sia la quarta mai eseguite prima d’ora a Firenze.

Venerdì 29 e sabato 30 si ascoltano il Concerto n. 3 in do minore op. 37 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven; la Sinfonia n. 1 in do di Arthur Honegger e la suite deL’uccello di fuocodi Igor Stravinskij nella versione del 1919. Solista al pianoforte Filippo Gorini, giovane talento insignito del celebre e prestigioso “Premio Abbiati” nella categoria miglior solista per l’anno 2022, al suo debutto al Teatro del Maggio. Nelle occasioni successive seguiranno i pianisti Enrico Pace, Pietro De Maria, Andrea Lucchesini e Benedetto Lupo.

“Ho desiderato comporre questo ciclo – ha detto il maestro Gatti – con le 5 sinfonie di Honegger, con i 5 concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven e cinque compositori di 5 scuole: la russa, l’italiana, l’inglese, la tedesca, e la francese senza tenere conto di un “filo rosso verticale” che rappresentasse un comun denominatore tra i programmi. Bensì ho tenuto conto e rispettato la cifra distintiva del Maggio e della sua proposta artistica e quindi ho pensato a un percorso che avesse invece una linea orizzontale: nulla accomuna Honegger a Beethoven, questo è chiaro, ma a fianco di una proposta di sinfonie rarissime – penso alla Prima, alla Quarta e la Quinta che anche io non ho mai diretto – abbiamo pensato a offrire una sorta di “controbilanciamento” al pubblico eseguendo i cinque concerti per pianoforte di Beethoven – che sono più familiari – con cinque solisti italiani. Per completare il programma abbiamo scelto le composizioni di cinque autori di scuole diverse, proponendo, oltre a ben note composizioni come quella di Stravinskij (L’uccello di fuoco, suite) nel primo concerto, oFontane di Romadi Respighi nel secondo appuntamento, altre meno eseguite; dunque nel terzo eseguiremo un brano di John Ireland, compositore inglese del Novecento meno noto al pubblico al contrario di Britten o Elgar, nel quarto concerto chiuderemo la serata con un brano virtuosistico, forte e potente di Hindemith,Konzertmusikper archi e ottoni; nell’ultimo concerto del 6 e 7 dicembre ci sarà Debussy, uno dei miei autori francesi prediletti. Sono curioso di vedere la reazione del pubblico e sono confidente che sarà apprezzata perché è in linea con la storia più autentica della nostra istituzione.”

Il Teatro del Maggio, oltre alle guide all’ascolto che hanno inizio 45 minuti prima di ogni concerto e che sono riservate ai possessori del biglietto e che presentano ogni esecuzione in locandina, ha organizzato un percorso tematico a ingresso libero, Conoscere Honegger, che illustrerà la figura del compositore e le sue sinfonie: giovedì 28 settembre alle ore 16 Katiuscia Manetta parlerà della Sinfonia n.1 in do; mercoledì 4 ottobre alle ore 16, Gregorio Moppi parlerà della Sinfonia n. 2; mercoledì 11 ottobre alle ore 16, Giuseppe Rossi illustrerà la sinfonia n.3 Symphonie Liturgique; il 7 novembre alle ore 21, Alberto Batisti (con la collaborazione di “Il Foyer”) tratterà del “Gruppo dei Sei e la musica europea”; mercoledì 15 novembre alle ore 16, Marco Cosci parlerà della Sinfonia n.4 Deliciae Basilienses e per finire mercoledì 29 novembre alle ore 16, Francesco Ermini Polacci illustrerà la Sinfonia n.5 in re minore , Di Tre Re.

In apertura al programma di venerdì 29 e sabato 30 settembre, come detto, il Concerto n. 3 in do minore op. 37 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, composto fra il 1800 e il 1802 ed eseguito per la prima volta nell’aprile del 1803 al Theater an der Wien con Beethoven stesso al pianoforte.

Segue la Sinfonia n. 1 in do H. 75 di Arthur Honegger, per la prima volta eseguita a Firenze, composta fra la fine del 1929 alla primavera del 1930; debuttò con gran successo il 13 febbraio 1931 all’American Academy of Music di Boston; a differenza delle altre quattro sinfonie, la prima manca di qualsiasi traccia programmatica o titolo descrittivo; come le altre è articolata in tre movimenti (senza lo Scherzo).

È possibile che il virtuosismo strumentale della Sinfonia n. 1 sia collegabile alle doti eccellenti dell’orchestra dedicataria dell’opera, ossia la Boston Symphony Orchestra, mentre il linguaggio armonico ricco di dissonanze e cromatismi e la densità contrappuntistica che caratterizzano la scrittura sono in linea con i principi estetici di Honegger, che già all’inizio degli anni Venti aveva dichiarato di tendere alla complessità armonica, un elemento che diventerà peculiare della sua produzione.

Chiude la serata una fra le più conosciute e amate composizioni del XX secolo,L’uccello di fuocodi Igor Stravinskij, nella sua versione del 1919: ispirato a un’antica favola russa,L’Oiseau de feudescrive la lotta tra le forze del bene e del male. Fu commissionato a Stravinskij da Sergej Djagilev, fondatore dei celeberrimi Balletti Russi, e terminato nel maggio del 1910.

Dalla partitura furono tratte nel corso degli anni per ben tre suites che entrarono velocemente nel repertorio delle orchestre europee: la prima (1911) con cinque numeri del balletto, la seconda (1919), la più nota, con sei numeri musicali e la terza (1945) con dieci numeri.

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazza vittorio Gui)

Venerdì 29 e sabato 30 settembre alle 20

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino – Direttore Daniele Gatti – PianoforteFilippo Gorini

Ludwig van Beethoven, Concerto n. 3 in do minore op. 37 per pianoforte e orchestra (Allegro con brio / Largo / Rondò: Allegro. Presto)

Arthur Honegger, Sinfonia n. 1 in do maggiore H. 75 (Allegro marcato / Adagio / Presto. Andante tranquillo)

Igor Stravinskij, L’oiseau de feu, Suite 1919 (Introduzione / L’oiseau de feu et sa danse. / Chovorod: Ronde des Princesses / Danse du roi Kaščei / Berceuse / Finale)

Settore D: 20 € – Settore C: 35 € – Settore B: 50 € – Settore A: 70 €; i biglietti per tutto il ciclo o per i singoli concerti sono in vendita senza diritti di prevendita sul sito del Maggio (oltre che, con diritti di prevendita, nel circuito Box Office)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP