Firenze: al Teatro Goldoni “Una storia al contrario”, sulla vicenda de “L’Unità”
FIRENZE – Una storia personale che diventa racconto generazionale, intrecciandosi alla complessa vicenda dell’Unità, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci che nel 2017 sospese le pubblicazioni; tratto dal libro di Francesca De Sanctis, “Una storia al contrario” è lo spettacolo teatrale che Il Teatro delle Donne presenta venerdì 3 e sabato 4 novembre alle 20,30 al Teatro Goldoni di Firenze, nell’ambito di Avamposti TeatroFestival. In scena Elena Arvigo, protagonista, curatrice e regista del progetto, con il supporto di Monica Santoro e Ciro Masella alla regia.
La famiglia, gli amori, i figli, la malattia, si fondono con le vicissitudini di un mestiere e di una carriera da reinventare e ridefinire. Francesca figlia, moglie e madre accompagna Francesca studentessa e poi giornalista tra le righe di questa storia commovente e piena di vitalità. Nonostante. Ogni piccola vittoria ha i suoi nonostante, ma, a saper guardare da vicino, sono proprio i nonostante di ogni storia a rendere quella storia un racconto di vita unico e straordinario.
“Hanno ucciso l’Unità”: è il 30 luglio del 2014 e in segno di protesta L’Unità esce in edicola solo con poche pagine bianche. È il penultimo numero, il giorno dopo in copertina si legge “L’Unità è viva”: è un messaggio di speranza che serve soprattutto a loro, agli ottanta lavoratori che con la fine dell’estate assistono al tramonto dei loro sogni. A novant’anni dalla nascita il quotidiano fondato da Gramsci sospende le pubblicazioni e in tanti, tra giornalisti e poligrafici, perdono, da un momento all’altro, il lavoro. Tra di loro c’è anche Francesca, incinta di quattro mesi e già madre di una bimba di cinque anni.
Un anno dopo il giornale riapre e lei viene di nuovo assunta, ma l’esperienza durerà poco; a giugno del 2017 L’Unità sparisce ancora dalle edicole. Francesca si ritrova in cassa integrazione, ma non si arrende. Il suo è il percorso al contrario di un’intera generazione, quella di chi a venticinque anni ha già firmato un contratto a tempo indeterminato e a quaranta si trova a fare i conti con collaborazioni saltuarie e malpagate e una concorrenza spietata. Francesca risale la corrente e la memoria e ripensa a tante cose: a suo padre, scomparso prematuramente, ai suoi primi anni a L’unità, ai viaggi e alle interviste. Se non fosse che il suo corpo non regge lo stress. Si ribella e una malattia rara le rende tremendamente difficile tenersi a galla in quelle maree.
Inizio spettacoli ore 20,30. Biglietti da 5 a 15 euro (riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, Uisp, ATC, residenti nei Quartieri 4 e 1 e iscritti ai corsi di formazione del Teatro delle Donne). Penotazioni e prevendite sul sito ufficialewww.teatrodelledonne.com(tel. 055.2776393 –teatro.donne@libero.it), prevendite online anche suwww.ticketone.it.
Dopo Firenze, lo spettacolo sarà in scena il 7 e l’8 novembre prossimi al Teatro India a Roma.
Testo semifinalista Premio John Fante Opera Prima 2021. Con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo e Spazio Rossellini/ATCL – Roma/anteprime festival del Litorale/Trieste e festival Primavera dei Teatri/Castrovillari (CS).