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Firenze: al Teatro Verdi l’Orchestra della Toscana (ORT) con James Conlon

James Conlon con l’ORT (foto Borrelli – diffusione uff. stampa ORT)

FIRENZE – Giovedì 16 novembre alle 21 al Teatro Verdi di Firenze l’Orchestra della Toscana (ORT) accoglie finalmente il suo direttore onorario James Conlon: è stato nominato prima della pandemia, ma è solo dal 2021 che ha potuto insediarsi. In programma l’ouverture del Lucio Silla di Mozart, la Sinfonia n.5 D485 di Schubert e la Sinfonia n.2 op.36 di Beethoven.

Statunitense di nascita, lucano di origini, Conlon è una star del podio, abituato a lavorare con complessi grandi per fama e dimensioni, in ogni parte del mondo: già alla guida della Filarmonica di Rotterdam, dell’Opéra di Parigi, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, direttore ospite al Metropolitan di New York (dove ha guidato quasi 300 recite), attualmente è a capo dell’Opera di Los Angeles e della Baltimora Symphony. Malgrado una carriera tanto rilevante, tende sempre a scansare pose da divo e riflettori.

Quel che gli interessa sono la coerenza e la rilevanza culturale dei suoi programmi. Ecco perché in mezzo secolo di carriera, oltre a dedicarsi ai titoli maggiori del repertorio sinfonico e operistico, ha cominciato anche a riscoprire autori del decadentismo europeo ingiustamente dimenticati (come il viennese Alexander Zemlinsky, che fu maestro e cognato di Schönberg), a tirar fuori dall’oblio le composizioni che il Terzo Reich voleva fossero cancellate dalla faccia della terra e quelle di musicisti marginalizzati dalla storia per ragioni razziali, come Joseph Bologne, chevalier de Saint-Georges, rilevante figura di compositore nero nella Francia del Settecento.

A questo secolo guarda nel concerto di giovedì 16 con l’Orchestra della Toscana: del 1772 è l’opera Lucio Silla commissionata a Mozart adolescente dal Teatro Regio Ducale della Milano asburgica, mentre le sinfonie di Beethoven e Schubert guardano ancora al secolo precedente. Se la Seconda di Beethoven, datata 1802, sembra provare ad alleggerire il peso dell’eredità di Haydn e Mozart, la Quinta del diciannovenne Schubert, benché del 1816, ha addirittura l’aspetto di un delizioso calco mozartiano.

giovedì 16 novembre2023 ore 21

Firenze, Teatro Verdi (via Ghibellina 99) – Stagione Concertistica 23/24

JAMES CONLON direttore – Orchestra della Toscana

Mozart, Lucio Silla, ouverture

Schubert, Sinfonia n.5 D485

Beethoven, Sinfonia n.2 op.36

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