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Limonaia di Villa Strozzi: la Filharmonie in sostegno degli alluvionati con “L’invenzione del ‘900”

Foto ufficio stampa

FIRENZE – Mercoledì 29 novembre alle 21, alla Limonaia di Villa Strozzi (via Pisana 77) c’è il concerto “Linvenzione del900”, con l’orchestra under 35 La Filharmonie diretta da Nima Keshavarzi. Il concerto sarà a ingresso libero con libera donazione, il ricavato sarà devoluto ai territori interessati dalle recenti alluvioni(info:www.lafilharmonie.com).

Anton Webern, Ottorino Respighi, Bela Bartok: un viaggio musicale tra contrasti e richiami di correnti differenti del primo Novecento sarà al centro del concerto conclusivo per orchestra d’archi di “Sinfonia di Vibrazioni”, la rassegna pensata per avvicinare la musica classica alle nuove generazioni e alle comunità di quartiere portandola sotto casa in contesti insoliti e tradizionali. Musei, chiese, circoli, ville e teatri aprono le porte per un cartellone diffuso di spettacoli nell’ambito dell’Autunno Fiorentino, promosso dal Comune di Firenze.

“Con il 2024 entriamo in un anno di ricorrenze molto importanti per la musica del Novecento –dichiara il direttore musicale Nima Keshavarzi-: festeggeremoi cento anni dalla morte di Giacomo Puccini e di Ferruccio Busoni e i 150 anni dalla nascita di Arnold Schönberg. Quest’ultimo concerto di “Sinfonia di Vibrazioni” vuole essere un collegamento con quello che sarà l’appuntamento inaugurale della nuova stagione 2024, previsto per l’11 e il 12 di gennaio tra Firenze e Empoli: entrambi, infatti, portano lo stesso titolo, per la voglia della nostra orchestra di approfondire il passaggio storico importantissimo a cavallo tra Ottocento e Novecento, in cui il linguaggio musicale ha subito importanti trasformazioni. Riguardo al concerto del 29 novembre, proponiamoLangsamer Satz di Anton Webern, tra i padri fondatori della seconda scuola viennese, per passare al neoclassicismo delleAntiche danze e arie per liuto, Suite N.3 di Ottorino Respighie concludere con l’itinerario tra musica colta e popolare delDivertimento per archi di Bela Bartok.”

E ancora “La scelta di devolvere il ricavato è stata naturale. Abbiamo voluto portare con la nostra musica un messaggio di solidarietà e unione con l’altro, ma non ci sembrava sufficiente: da qui l’idea di essere ancora più vicini nel nostro piccolo ai territori colpiti dalla recente alluvione. Siamo molto soddisfatti di com’è andata la rassegna, c’è stata una buona affluenza di pubblico e il tentativo di portare la musica in maniera diffusa in tutta la città, nei suoi vari quartieri, ha dato ottimi risultati. E speriamo di poter continuare con questo progetto”.

Info:www.lafilharmonie.com

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