Skip to main content

Atleta abusata, pm Siena: “Non necessarie misure cautelari”

SIENA – Sono state fermamente respinte dalla Procura di Siena le accuse di inerzia “pubblicamente mosse ed in particolare di inosservanza delle norme sul codice rosso”, riguardo alla presunta violenza sessuale che sarebbe stata subìta, a Chianciano, fra il 4 e il 5 agosto 2023, da una giovane schermitrice dell’Uzbekistan.

Lo scrive, in una nota, il procuratore capo di Siena, Andrea Boni. Nel comunicato, la procura elenca l’attività investigativa e gli accertamenti svolti a partire dal “tardo pomeriggio” del 5 agosto quando i carabinieri di Chianciano, per primi, avvisarono il pm di turno sulla presunta violenza subita da una minore durante un ritiro di scherma.

“Analoga comunicazione, attinente allo stesso fatto, veniva inoltrata dalla Squadra mobile di Roma che provvedeva tempestivamente, in coordinamento con il predetto magistrato” a sentire “a sommarie informazioni testimoniali una persona e ad acquisire la documentazione medica presso la struttura sanitaria dove si era recata la minore”.

La nota sottolinea che “nella medesima serata del 5 agosto 2023, venivano sottoposti a sequestro due telefoni cellulari, in uso agli indagati” e venivano sentiti otto tesi, sei italiani e due tedeschi. “La stessa polizia giudiziaria provvedeva a verificare l’eventuale esistenza di telecamere di videosorveglianza ed estrapolava immagini utili alle indagini provenienti dal sistema di sicurezza pubblico”, aggiunge il comunicato.

Le notizie di reato provenienti dalla pg venivano depositate il 7 agosto giorno in cui il pm provvedeva alla “tempestiva iscrizione del fascicolo ipotizzando, a carico di due soggetti maggiorenni, l’ipotesi di reato” di violenza sessuale di gruppo aggravata.

Sempre il 7, spiega la procura, il magistrato delegava la Squadra mobile di Roma a sentire “la presunta persona offesa entro il termine di 3 giorni, così come previsto dalla legge”: la ragazza venne poi sentita il 9 agosto “con l’ausilio di un interprete e di un’esperta in psicologia; l’atto veniva integralmente videoregistrato”. Il 10 agosto veniva poi sequestrato il cellulare in uso alla presunta persona offesa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo