Arte: morto Giuliano Vangi, maestro della scultura figurativa contemporanea italiana nel mondo

FIRENZE – L’artista Giuliano Vangi, uno dei grandi maestri della scultura figurativa contemporanea italiana nel mondo, è morto martedì 26 marzo nella sua casa di Pesaro all’età di 93 anni. Viveva e lavorava nella città marchigiana dal 1978: la giunta comunale di Pesaro, sua città di adozione, stava progettando in questo periodo la realizzazione del museo dedicato a Vangi a Palazzo Mazzolari Mosca, raccogliendo la sua volontà di donare diverse sue opere per un grande progetto espositivo permanente.
La produzione di Vangi è stata rivolta in gran parte alla riflessione sull’uomo, ad un’idea della condizione umana moderna intesa come solitudine, ansia e dolore. A lui sono state commissionate da varie chiese opere di carattere religioso, come la statua di San Giovanni Battista a Firenze, il Crocifisso ed il nuovo Presbiterio per la Cattedrale di Padova, il nuovo altare e l’ambone per il Duomo di Pisa, l’ambone per la nuova chiesa dedicata a Padre Pio progettata da Renzo Piano a San Giovanni Rotondo (Foggia), oltre alla grande scultura in marmo Varcare la Soglia per il nuovo ingresso dei Musei Vaticani.

Considerato una grande figura all’avanguardia nella corrente della scultura figurativa italiana del dopoguerra, dove spiccano Arturo Martini, Marino Marini e Giacomo Manzù, nelle sue opere Vangi ha fatto rivivere con una interpretazione contemporanea le tecniche tradizionali dell’intarsio e dei marmi policromi. L’artista ha raccolto un successo internazionale molto vasto ed è famoso e celebrato in Giappone, che gli ha dedicato un museo nella città di Mishima, dopo avergli conferito nel 2002 il prestigioso Praemium Imperiale a Tokyo.
