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25 aprile in Toscana: Mattarella a Civitella Val di Chiana per non dimenticare l’eccidio nazista

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (Foto Quirinale)

CIVITELLA VAL DI CHIANA (AREZZO) – “È per me, per la giunta regionale e per tutta la Toscana una grande soddisfazione ed un enorme onore apprendere che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà presto di nuovo nella nostra regione, e che lo sarà in un’occasione di particolare valore simbolico: la celebrazione della Festa della Liberazione, il 25 aprile, a Civitella in Val di Chiana”. A dirlo il presidente della Regione Eugenio Giani.

Giovedì 25 aprile 2024 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo la cerimonia a Roma, si trasferirà in elicottero in Toscana per essere nel paese dell’Aretino, dove il 29 giugno 1944 avvenne l’eccidio nazista costato la vita a 244 civili. La mattinata del Capo dello Stato è stata interamente pianificata e un intero borgo lo attende con la bandiera tricolore esposta alle finestre già da giorni. Nella piazza è stata predisposta una tensostruttura per accogliere 270 personalità e autorità.

“Accoglieremo Sergio Mattarella insieme al presidente della Regione Eugenio Giani e al presidente della Provincia Alessandro Polcri col picchetto dell’Esercito – spiega l’iniziativa il sindaco Andrea Tavarnesi – Sergio Mattarella si recherà presso la Sala della memoria, quindi in chiesa per un momento di raccoglimento e sul luogo dell’eccidio, dopo raggiungerà la tensostruttura in piazza”. Inoltre “saranno presenti circa 40 familiari delle vittime della strage provenienti anche da altre città e dall’estero come la signora Nina – aggiunge il sindaco – Sono familiari diretti, di primo grado, come nipoti e figli di chi fu ucciso nell’eccidio del 1944. Siamo onorati di poter vivere questo momento con loro, ricordando i loro parenti”.

E’ in viaggio dalla Svezia, dove vive, Nina Cau, oggi 94enne, ma che aveva 14 anni quando i nazifascisti la lasciarono orfana dei genitori, i coniugi Giovanni Cau e Helga Elmqvist fucilati perché la madre era sospettata di essere una spia benché non lo fosse. Nella tensostruttura troveranno spazio anche i ragazzi della scuola primaria e di quella secondaria di Civitella e di Bucine, le due realtà unite nel ricordo delle vittime della strage. Da Firenze invece arriveranno alcuni studenti del Parlamento regionale.

“Sarà una giornata memorabile per tutti”, ha detto il sindaco Tavarnesi. Tutti i Comuni della provincia di Arezzo hanno confermato la loro presenza con propri sindaci o altri rappresentanti e i gonfaloni.

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Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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