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Ilaria Salis: concessi gli arresti domiciliari a Budapest. Dietro una cauzione di 40mila euro

Ilaria Salis Budapest
Ilaria Salis al processo di Budapest

BUDAPEST – Ilaria Salis andrà agli arresti domiciliari a Budapest dopo 15 mesi di detenzione. Il tribunale ungherese di seconda istanza ha accolto il ricorso presentato dai legali della donna, che potrà quindi uscire dal carcere, dietro il pagamento di una cauzione di 40mila euro.

Gli arresti domiciliari ad Ilaria Salis sono “un successo della difesa”. È quello che ha detto l’avvocato Gyorgy Magyar.

“La corte di appello ha accettato il nostro ricorso”, ha aggiunto. “Lei ha garantito che non scapperà e avrà un braccialetto elettronico”, ha spiegato. “Il tribunale aspetta soltanto il pagamento della cauzione, che ammonta a 40 mila euro”, ha aggiunto. Il legale ha sollecitato i familiari della attivista affinché paghino velocemente.

Il ricorso era stato presentato dai legali di Ilaria Salis contro la decisione del giudice Jozsef Sós che nell’ultima udienza del 28 marzo le aveva negato i domiciliari sia in Italia che in Ungheria. In appello, la richiesta è stata invece accolta e quindi la 39enne attivista milanese, candidata con Avs alle prossime Europee, potrà lasciare il carcere a Budapest dove si trova da oltre 15 mesi con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Il provvedimento, che prevede il braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione prevista dal tribunale.

“Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare”: così Roberto Salis ha commentato la decisione del tribunale ungherese di concedere i domiciliari a sua figlia Ilaria che, dopo oltre 15 mesi, potrà lasciare il carcere dove è detenuta con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. “Non è ancora fuori dal pozzo – ha aggiunto ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”.

NORDIO E TAJANI“Vorrei manifestare la mia soddisfazione per la notizia che abbiamo ricevuto sulla concessione degli arresti domiciliari a Ilaria Salis”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordioprima di rispondere ad una domanda al question time alla Camera.

“Bene, gli arresti domiciliari erano quello che volevamo. Ora Ilaria Salis potrà votare tranquillamente”.Lo ha dettoil vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani,parlando in Trasatlantico alla Camera dopo il question time. “Io sono garantista, speriamo che possa essere assolta e possa ritornare il prima possibile in Italia”, ha aggiunto il leader di FI, spiegando che “è merito dell’azione sinergica, del governo e della nostra ambasciata, che hanno lavorato intensamente, in silenzio, senza fare propaganda, senza rulli di tamburi, come abbiamo sempre fatto, come stiamo facendo con Falcinelli e con tutti”.

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