Maserati agli operai. Agnelli si limitava ai modelli Fiat. Stellantis: “La mail va letta bene”
Maserati offre ai propri dipendenti di acquistare nuove vetture “a condizioni dedicate a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici”. L’ha scritto la casa automobilistica controllata da Stellantis in una email ai dipendenti. Del resto, lo stesso avvocato Gianni Agnelli sosteneva che i dipendenti Fiat fossero i primi a dover guidare le auto che contribuivano a produrre. Anche se all’epoca andava forte la ‘500’. E al massimo si poteva puntare alla “124”.
La Maserati non è un’utilitaria e nemmeno una macchina di media cilindrata, da famiglia. Per alcuni è considerata un vero status symbol. L’offerta ha fatto notizia, soprattutto perchè la mail è andata, a quanto pare, anche a dipendenti cassintegrati. E ha compiuto il giro del mondo. L’Azienda ha quindi deciso di precisare lo spirito della su offerta attraverso un comunicato stampa.
“In relazione – si legge – alla e-mail ricevuta dalle colleghe e dai colleghi in Stellantis che annunciava la possibilita’ di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni vantaggiose per sè, amici e familiari, constatiamo con sconcerto che ancora una volta una iniziativa interna è stata riportata all’attenzione dei media da fonti evidentemente vicine all’azienda, con l’obiettivo di continuare ad alimentare un sentimento di ostilità nei confronti del nostro Gruppo, danneggiando prima di tutto le persone, orgogliose di costruire auto che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo”.
“Sono stati gli stessi dipendenti Maserati – precisa l’azienda – infatti, a chiedere in piu’ occasioni, anche in gruppi di lavoro, sconti speciali per amici o parenti che si erano rivolti a loro per una vettura. L’iniziativa è stata poi estesa all’interno del Gruppo. Già oggi Maserati offre ai propri dipendenti la possibilità di utilizzare le auto del Tridente in occasioni speciali, come i matrimoni, e sta sviluppando un programma per estendere la possibilità di avere vetture Maserati in prova anche in altre occasioni”.
“Non è utile all’azienda e men che meno alle sue persone la diffusione di notizie di cui viene data una rappresentazione falsa e strumentale. Riteniamo utile invece che tutte le parti lavorino con spirito costruttivo, condizione imprescindibile per affrontare i reali problemi che il settore automotive sta vivendo in questo momento”.
Che dire? Prendiamo atto, com’è giusto che sia per chi fa cronaca. Magari un suggerimento: la prossima volta, nell’offerta, Stellantis aumenti la percentuale di sconto. Da estendere, com’era scritto nella mail, anche a familiari e amici. A questo punto ogni dipendente Stellantis diventerebbe popolarissimo nella propria cerchia.