
Giornalisti: è morto Riccardo Rossi Ferrini, inviato di Formula 1. Fu testimone diretto della morte di Ayrton Senna

FIRENZE – Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’associazione stampa Toscana partecipano, assai addolorati, al lutto della famiglia per la scomparsa, a quasi 85 anno (li avrebbe compiuti in aprile), di Riccardo Rossi Ferrini. Che è stato un grande collega, esperto di Formula 1 e di moto, ma anche un amico di quelli che non si dimenticano.
Riccardo aveva cominciato come collaboratore nella redazione sportiva de La Nazione, allora guidata da Giordano Goggioli, per tutti lo “zio” Giordano. Collaborò con uno dei massimi specialisti del settore auto e moto, Saverio Ciattini, del quale divenne poi l’erede professionale.
Riccardo Rossi Ferrini seguiva i più importanti avvenimenti dei motori: in particolare la Formula 1. Di lui è rimasta, fra l’altro, la drammatica testimonianza della morte di Ayrton Senna, a Imola, il primo maggio del 1994. “Ero lì- raccontava-e mi resi conto della tragedia. Conoscevo Ayrton e quell’esperienza mi toccò profondamente”.
Riccardo fu anche responsabile della redazione di Empoli de La Nazione, poi decise di chiudere anzitempo la carriera, ritirandosi, lui anche esperto enologo, a fare il ristoratore in Costa Rica. Da dove era rientrato da qualche anno.
I funerali oggi, 10 marzo 2025, alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di Partina, a Bibbiena.
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Scrivo queste righe letteralmente con le lacrime agli occhi: Riccardo Rossi Ferrini e io siamo professionalmente cresciuti insieme nella redazione sportiva de La Nazione. Rossi Ferrini aveva una passione smisurata per i motori ed era anche un grande intenditore. Per me è stato anche una sorta di fratello maggiore. Ciao Riccardo.
Sandro Bennucci