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Sciopero al Teatro La Fenice il 17 settembre: contro la nomina di Beatrice Venezi

Beatrice Venezi (foto Teatro La Fenice di Venezia)

VENEZIA – Sarà sciopero contro Beatrice Venezia. Lo hanno deciso le organizzazioni sindacali del Teatro La Fenice di Venezia. Proclamato per venerdì 17 ottobre, in concomitanza con la prima di Wozzeck.

La Rsu Teatro La Fenice ha “ribadito la richiesta di revocare la nomina del maestro Venezi a direttore musicale, come deliberato dall’ultima assemblea generale” in apertura dell’incontro di oggi con i vertici del Teatro La Fenice, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, a seguito dello stato di agitazione proclamato il 27 settembre.

“Il sindaco ha proposto di avviare un percorso conoscitivo con il nuovo direttore designato, confermandone tuttavia la nomina. La Rsu e le Ooss hanno dichiarato la propria disponibilità a intraprendere tale percorso solo a seguito della revoca preventiva della nomina del direttore musicale” spiega la Rsu in una nota.

“Lo sciopero è un diritto fondamentale della Costituzione. Ritengo non sia la forma di protesta più utile ai fini di quello che possono essere gli scopi dei lavoratori del Teatro perché nuoce all’utenza, al pubblico. A me dispiace, perderemo delle risorse e non ne capisco lo scopo al cento per cento”. Lo ha detto il sovrintendente Nicola Colabianchi uscendo dall’incontro, durato tre ore e mezza, con le Rsu del Teatro La Fenice e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, dopo le polemiche sulla nomina di Beatrice Venezi. “Mi auguro che ci sia la possibilità di continuare il dialogo” ha aggiunto Colabianchi.

“Sono convinto che questa nomina potrebbe dare grande speranza al Teatro. Perché puntare su una giovane di 35 anni, che ovviamente non ha l’esperienza di una di settanta, ci propone delle sfide importanti”. Lo ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, all’uscita dall’incontro – durato oltre 3 ore – al Teatro La Fenice con i rappresentanti delle Rsu e il sovrintendente Nicola Colabianchi dopo le polemiche sulla nomina di Beatrice Venezi. Il sindaco ha espresso la sua “intenzione e volontà di continuare a tenere aperto un canale di ascolto e di dialogo”, ma si prospetta un muro contro muro. “Ho detto che il sovrintendente ha la mia fiducia, ha scelto in un certo modo, ha anche ammesso che la procedura è stata sbagliata, lo ha scritto in una lettera pubblica ai dipendenti.  Poche persone ho visto farlo. Ha fatto un atto di coraggio.  Questa è la situazione di oggi. Muro contro muro non serve a niente” ha spiegato Brugnaro. “Con la maestra Venezi ho parlato, mi ha fatto una bella impressione, è stata colpita. È una persona molto tenace”.

    Ha mai pensato di fare un passo indietro? “Ma perché dovrebbe farlo. Io lo sconsiglierei. Io gli ho detto ‘guarda non ti sognare’. Si tratterà di quello che deve fare”. Il tema è La Fenice” ha affermato il sindaco. Come direttore musicale farebbe anche la programmazione?. “Anche oggi il sovrintendete parlava di questo. Non hanno fatto dire al provveditore qual è il progetto artistico, lei collaborerà e noi vorremmo che il Coro e l’Orchestra che sono fondamentali collaborassero” ha affermato Brugnaro.

    Che peso ha avuto Roma? “C’è sempre stato e ci sarà sempre il peso della politica. È inevitabile sia così, per fortuna. Io sarei per lo spoils system, manderei via tutti quando c’è uno nuovo. Potremo essere un elemento di novità per le Fondazioni Liriche. Venezia è sempre stata un luogo di sperimentazione.  Potremmo diventare un teatro di sperimentazione. Di questo bisogna parlare con gli orchestrali. Io non sono maestro d’orchestra e musicista. Secondo me il primo concerto che Venezi farà qua faremo il tutto esaurito e raddoppieremo il prezzo dei biglietti”.

   Gli abbonamenti? “Sono cancellati tre abbonamenti e ne abbiamo sottoscritti venti, a oggi questo è il dato. Abbiamo avuto la promessa che qualcuno non rinnova l’abbonamento. Quei palchi che sono prenotati da anni secondo me troveranno immediatamente un venditore penso a prezzi più alti. Faccio questo pronostico” ha spiegato il sindaco. 

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