Elezioni in Toscana, Nascosti (Forza Italia): “Sull’Arno, a Firenze, sorgeranno muraglioni inutili e dannosi come il cubo nero”

FIRENZE – Ha provocato forte sorpresa, in Borgo San Jacopo, oggi 9 ottobre 2025, l’iniziativa del candidato Nicola Nascosti (Forza Italia), che ha rivelato alle centinaia di persone incontrate che potranno subire danni notevoli dall’innalzamento di barriere in corten sull’Arno, in sostanza una muraglia sulle spallette proprio nel cuore di Firenze, una “bruttura” come il “cubo nero” sorto sul Comunale, con lo scopo, tecnicamente del tutto inutile, di ridurre il rischio alluvione.
In realtà, ha spiegato Nascosti, l’Arno non si può fermare a Firenze ma a monte. Dove, a quasi 60 anni dall’alluvione del 1966, è stata completata solo una piccola cassa d’espansione (capace di contenere 3 milioni di metri cubi d’acqua di fronte all’impressionante valanga di 150 milioni di metri cubi che si riversarono sulla città e due terzi della Toscana).
“I muraglioni – ha detto Nascosti – avrebbero l’effetto, sullo sky line cittadino, del ‘Cubo nero’ sorto sopra il vecchio Teatro Comunale. L’Unesco non avrebbe niente da dire?”
Ed ecco la nota distribuita da Nascosti ai cittadini, con il dettaglio della sua denuncia pubblica:
“Le barriere in corten, la muraglia che gradualmente sta occultando lo skyline di chi percorre i
lungarni in riva destra, e che la regione sta alzando per “proteggere” Firenze dalle alluvioni sono la
prova provata del fallimento dell’azione della regione e del suo Presidente che è anche
Commissario di governo sulle opere di mitigazione del rischio idrogeologico e in quanto tale
avrebbe potuto e può utilizzare poter speciali per accelerare questo tipo di interventi.
Ma quali? Le casse di espansione del Valdarno tanto evocate ancor più” inaugurate” con
fantomatici tagli del nastro e foto di ordinanza, ma ancora lontane dall’essere realizzate”.
“Per salvare Firenze – prosegue il comunicato -almeno 35 milioni di metri cubi non devono arrivare in città e non a caso le 4 casse pianificate da oltre 25 anni insieme al rialzamento della diga di Levane, prevedono di contenere questa quantità in modo che Firenze non sia travolta. E tutte sono già finanziate.
A che punto siamo? Siamo al “CARO AMICO”… Stando ai cronoprogrammi doveva già essere tutto
funzionante. Invece (andare a vedere per credere!) una deve essere ancora progettata, per
un’altra dovrebbero partire i lavori ma mancano ancora risorse economiche, le altre due ancora da
terminare. I costi? Aumentati del 140% , dagli originari 100 milioni previsti siamo adesso a circa 240″.
Il comunicato così prosegue: “E noi paghiamo…paghiamo I COSTI DEL NON FARE. E dopo il danno la beffa: poiché non si è stati capaci di fare da vent’anni ciò che andava fatto, si è pensato di ingabbiare la città per poter dire che è in sicurezza. Ed allora ecco il progetto argini su Firenze per ridurre il rischio. E per farlo si usano 15 milioni della Protezione Civile nazionale per alzare barriere di corten da nave a Rovezzano fino al Ponte Santa Trinita in destra idraulica, mentre in sinistra ci si rimette alle tasche dei cittadini. Se non volete che l’acqua vi entri in casa, se non volete che i vostri affacci in aggetto sull’Arno diventino oblò..dovete fare interventi in “AUTOPROTEZIONE”..che in italiano significa mettere barriere,
porte e/o finestre stagne a proprie spese. In sintesi: per la riva destra la muraglia è a carico dei
soldi pubblici, per la sinistra dei soldi dei privati”.
“Tutto questo – conclude la nota di Nascosti – è passato nel silenzio generale, tranne poche isolate voci. Altro che partecipazione dei cittadini! Non hanno neanche informato i Comuni a valle della piana che arriva l’ondata. Rivolgiamo come Forza Italia e come centro destra un appello al PRESIDENTE/COMMISSARIO GIANI che forse è stato male informato o non ha avuto modo di vedere il rendering del progetto: ferma le ruspe e il cemento sulle spallette, metti via il corten, deponi le barriere e
CONFRONTIAMOCI!”.
