Passaporti: addio al timbro per i viaggiatori extra Ue. Nuove regole dal 12 ottobre

A partire da domani, domenica 12 ottobre 2025, dire addio al classico timbro sul passaporto diventa realtà. L’Unione Europea introduce ufficialmente il nuovo Entry/Exit System (EES), un sistema informatico comune per la registrazione digitale di ingressi e uscite dei viaggiatori extra-UE che si recano negli Stati membri Schengen per soggiorni di breve durata (massimo 90 giorni su 180).
Impronte digitali e fotografia invece del ‘vecchio’ timbro manuale sul passaporto. In Italia i primi test riguarderanno Roma Fiumicino, Milano Linate e Malpensa – dove già sono in funzione i sistemi per la rilevazione delle impronte digitali – con procedure gestite direttamente dalla Polizia di frontiera. In una fase successiva verranno coinvolti anche i porti di Civitavecchia e Genova.
L’obiettivo è garantire maggiore sicurezza, contrastare la criminalità e verificare il rispetto del limite di permanenza: i dati di tutti i viaggiatori extra-Ue, britannici compresi, finiranno nel sistema europeo eu-LISA, il Centro informatico europeo con sede a Tallinn (Estonia), che gestira’ le informazioni provenienti da 25 Paesi dell’area Schengen (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia) e da quattro fuori dalla Ue, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
Dopo la prima registrazione, i controlli successivi saranno più rapidi, essendo i dati memorizzati. Questi dati saranno conservati per 36 mesi dopo ogni viaggio. Sebbene la raccolta di dati biometrici possa avere un impatto sulla privacy dei viaggiatori, la tecnologia utilizzata nell’EES promette di garantire la tutela dei diritti fondamentali delle persone.
Come funziona il nuovo sistema
– L’Ees raccoglie e memorizza in un database le informazioni chiave per tracciare l’ingresso, l’uscita e nel caso registrare il respingimento di cittadini di paesi terzi che viaggiano da e verso lo spazio Schengen.
– Si applica in caso di soggiorni di un massimo di 90 giorni totali nell’arco di 6 mesi.
– I cittadini di paesi terzi che arrivano per la prima volta alla frontiera (in aeroporti, porti e valichi via terra) devono fornire i propri dati personali. Gli ufficiali di frontiera ne scannerizzano le loro impronte digitali e scattano foto del volto.
– In un file digitale saranno raccolti: i dati riportati nel documento di viaggio; data e il luogo di ogni entrata e uscita;
dati biometrici (immagine del volto e impronte digitali); eventuali respingimenti.
– Ogni volta che il viaggiatore torna in territorio Ue, gli addetti al controllo passaporti dovranno solo verificare le impronte digitali e la foto. In rari casi, potrebbe essere necessario raccogliere e registrare nuovamente i dati.
– I titolari di passaporto biometrico potranno attraversare il valico più rapidamente utilizzando il sistema self-service (se disponibile).
