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DAN BROWN SU INFERNO: “APPREZZO DANTE DA POCO”. VERSO UN FILM

«Inferno», Dan Brown pensa a Roberto Benigni per il film: «Sarei onorato»

Un frammento della conferenza stampa di Dan Brown di questa mattina in Palazzo Vecchio
Un frammento della conferenza stampa di Dan Brown di questa mattina in Palazzo Vecchio

FIRENZE – Se non fosse per il cognome che porta – e che rimanda alle oltre 150 milioni di copie vendute in tutto il mondo, ‘Inferno’ escluso – diresti che Dan Brown è uno statunitense come tanti: garbato nei modi, semplice nell’abbigliamento, affabile nei gesti. Gentile quando serve e simpatico quanto basta ad ispirare fiducia. Invece c’è qualcosa che proprio rompe gli schemi, un ‘sigillo’ che contraddistingue questo autore tanto discusso e che ci restituisce l’immagine di un uomo diverso dagli altri: la passione, autentica, per la storia e più in generale per la cultura. Un amore incondizionato il suo, che si trasforma quasi in devozione quando parla dell’Italia e soprattutto di Firenze.

“Con il mio ultimo libro, ‘Inferno’, dico grazie al vostro Paese e a Dante Alighieri per avermi ispirato così tanto. E’ un onore per me essere qui oggi, davanti a voi”, ha esordito questa mattina in Palazzo Vecchio, in occasione della conferenza stampa – organizzata da Mondadori – per la presentazione del bestseller. Camicia chiara e giacca scura, si è seduto con un filo di emozione di fronte alla platea, non mancando di ammirare, tra un intervento e l’altro, le splendide pareti della Sala dei Gigli, praticamente blindata. Al centro della discussione, la figura del Sommo Poeta, ritenuto da Dan Brown l’inventore dell’inferno comunemente concepito. Un’immagine potente e terribile allo stesso tempo.

“La Divina Commedia è un po’ come la Gioconda, un’opera assolutamente immortale che ci fa rimanere sempre a bocca aperta. Con il mio ultimo romanzo ho cercato di esplorare con lo stile del thriller la grandezza che separa il bene e il male – ha raccontato l’autore – e di aiutare il lettore a scoprire di Dante ciò che ancora non aveva scoperto”.

La ‘scintilla’ nei confronti della Divina Commedia risale, del resto, a molto tempo fa: quando Dan Brown iniziò a familiarizzare con gli scritti di Dante aveva soltanto 18 anni ed era un giovane studente di italiano affamato di conoscenza. “Lessi una versione semplificata e fui colpito dalla freschezza e dalla modernità dell’opera. Non dimostra certo di avere già 700 anni”, ha sottolineato, sempre questa mattina, rispondendo a una delle tante domande dei cronisti.

E in lunghi mesi di preparazione, le occasioni per dedicarsi anima e corpo allo studio attento e meticoloso del testo non sono certo mancate. La vera differenza, ha ammesso l’autore, l’hanno comunque fatta le persone con cui è venuto in contatto durante i suoi viaggi a Firenze e in Italia: meglio di tanti libri, queste hanno saputo ricostruire con dovizia di particolari storie e significati a ritroso.

Il vero colpo di scena – durante la conferenza stampa – è arrivato, però, più tardi, quando è stato affrontato il futuro di ‘Inferno’ in termini cinematografici. E’ a quel punto che lo scrittore si è lasciato andare, rivelando – con grande sincerità e senza mezzi termini – una delle sue ambizioni: coinvolgere il premio Oscar toscano Roberto Benigni nel progetto, invitandolo a recitare nel kolossal che Sony Pictures produrrà dal nuovo romanzo e che sarà girato in gran parte a Firenze.

Una proposta ufficiale che, per il momento, resta semplicemente un’ipotesi ambiziosa, ma che permetterebbe all’Italia di avere un degno rappresentante all’interno della pellicola. “Sarebbe un onore avere Roberto Benigni, grandissimo attore, nel prossimo film – ha detto Brown – Ho visto su Youtube gli spettacoli di Benigni su Dante e sono meravigliosi. Ovviamente, non ho ancora parlato con Benigni e spero di farlo presto”.

A parte il desiderio di avere Benigni sul set, Dan Brown non ha svelato i nomi delle star del cast. “Lascio l’onore alla Sony di annunciarli – ha aggiunto lo scrittore – ma posso dirvi che la casa di produzione è davvero entusiasta di fare la trasposizione cinematografica del film. E spero che anche Firenze si possa sentire onorata dall’accogliere il set del film con tante movie star”. 

Solo per dare qualche numero, Dan Brown ha venduto con ‘Il Codice da Vinci’ qualcosa come 81 milioni di copie, 40 milioni con ‘Angeli e Demoni’ e 20 milioni con ‘La Verità di Ghiaccio’. In queste prime settimane, ‘Inferno’ ha già registrato 9 milioni di vendite nel mondo, di cui 800mila in Italia. L’autore (che punta adesso a Roberto Benigni per amplificare ulteriormente il suo successo planetario) è stato inserito dalla rivista ‘Time Magazine’ tra le 100 persone più influenti della Terra.

 

 

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Giulia Ghizzani

Giornalista

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