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Firenze, il comune protegge i cavalli dei fiaccherai

fiaccheraio_in_piazza_DuomoFIRENZE – Il Comune di Firenze decide di varare un regolamento per la tutela degli animali. Più diritti e salvaguardie per cani, bestie selvatiche, cavalli, uccelli in gabbia. Il nuovo regolamento , che a breve approderà all’esame del consiglio comunale, introduce importanti novità. Per la prima volta c’è un apposito articolo che riguarda specificamente i cavalli, compresi quelli dei fiaccherai; si contrasta l’accattonaggio con animali e il traffico illegale di cuccioli; si introduce il divieto assoluto di tenere i cani a catena; si disciplina la gestione delle aree verdi per evitare litigi e discussioni; si aumenta la dimensione delle gabbie per gli uccelli; si precisa che chi porta a spasso il cane deve essere munito di strumenti la raccolta delle deieizioni; si introduce, così come prevede la legge regionale, il principio del libero accesso dei cani negli esercizi pubblici, commerciali e nei locali ed uffici aperti al pubblico.

ASSESSORE – L’assessore all’Ambiente del Comune, Caterina Biti, ha affermato che «Il nuovo regolamento è frutto di un importante confronto con le associazioni ambientaliste, aggiorna e semplifica quello vecchio che risaliva al ’99, si adegua alla legge regionale in materia ed è senz’altro uno dei più avanzati a livello nazionale. Il complesso delle nuove norme tutela tutti gli animali presenti sul territorio fiorentino, sempre nel rispetto nella convivenza civile, ma con severe sanzioni per chi non rispetta le nuove regole».

Ecco le principali novità:

ACCATTONAGGIO – Viene introdotto il divieto assoluto di utilizzare animali ; per chi trasgredisce scatta la multa, non è più previsto il sequestro amministrativo dell’animale, mentre scatta il sequestro penale in caso di maltrattamenti.

VENDITA e esposizione degli animali – Viene introdotto l’obbligo di tenere un registro di carico e scarico che annoti entrate e uscite degli animali e le generalità degli acquirenti. Una regola sulla tracciabilità, con provenienze e destinazioni, che intende controllare un settore dove purtroppo spesso si registrano traffici illegali di cuccioli, importati dall’estero in pessime condizioni.

ACCESSO a giardini, parchi ed aree pubbliche –  L’obiettivo è quello di «specializzare» sempre più le aree, in modo da evitare la conflittualità che spesso nasce tra padroni di cani e no. Ai cani è consentito l’accesso a tutte le aree pubbliche e di uso pubblico, ma «è vietato l’accesso nelle aree giochi per bambini, solo quando le stesse sono dotate di strumenti atti alla custodia degli animali al proprio esterno. Detto divieto vige solo nello spazio strettamente occupato dai giochi, non può essere esteso ad intere aree prive di attrezzature». Il guinzaglio è obbligatorio; va utilizzata anche la museruola se gli animali possono determinare danni o disturbo. I proprietari di animali hanno l’obbligo non solo di raccogliere gli escrementi (in strade, piazze, aree verdi e altro), ma devono disporre di strumenti idonei, senza eccezioni. Altrimenti la multa può andare da 80 a 500 euro.

CANI – Riguardo i cani tenuti a catena, viene eliminata ogni deroga: il divieto è assoluto, gli animali non si possono mai e in nessun caso tenere a catena. Viene recepita la norma regionale che permette il loro ingresso in tutti i negozi, i pubblici esercizi e gli uffici pubblici; per avere una deroga è necessario che il Comune dia il suo assenso dopo una motivata richiesta del titolare. E quindi chi espone il cartello «I cani restano fuori» senza il consenso dell’amministrazione è passibile di multa.

CAVALLI – Per la prima volta entrano nel regolamento con un apposito articolo. Vengono fissate regole sia per gli equini tenuti in box sia per quelli che vivono all’aperto (dalle misure minime degli spazi, all’obbligo di iscrizioni all’anagrafe equina, al divieto di sottoporre a sforzi eccessivi gli esemplari anziani). Una parte viene dedicata in particolare anche ai cavalli dei fiaccherai. Si danno norme per le razze da utilizzare, per gli orari di lavoro (non più di 6 ore al giorno, con pause obbligatorie), per le condizioni ambientali (col divieto di utilizzare i cavalli se la temperatura supera i 35°), per il decoro (la carrozza deve avere un contenitore per le deiezioni), per l’uso della frusta (sempre vietato).

 

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