Montella: «Inizio troppo timoroso, ma meritavamo il pareggio»

ROMA. A stemperare la delusione dei tifosi viola dopo la sconfitta di Roma, in sala stampa, ha provato Vincenzo Montella, ammettendo che la Fiorentina non è stata all’altezza nel primo tempo ma cercando comunque di rimarcare anche la discreta reazione che prima del colpo definitivo di Gervinho poteva anche portare all’1-1.

APPROCCIO. «Abbiamo fatto – ha spiegato il tecnico – un brutto primo tempo concedendo comunque poco. Siamo stati un po’ timorosi. A livello nervoso abbiamo avuto un approccio sbagliato perché loro arrivano sempre prima sulle palle ma nonostante ciò non ho visto grandi occasioni. Comunque eravamo più preoccupati di difendere che di attaccare, magari è stato un mio errore di comunicazione e cercherò di rimediare. Nel secondo tempo però abbiamo fatto molto bene e il pareggio lo avremmo anche meritato».

BRILLANTE. Poi, Montella, ha parlato anche dei singoli, partendo da Mario Gomez, uno dei più deludenti, e da Brillante, la vera sorpresa di formazione della serata. «Il tedesco può fare meglio ma è perfettamente integrato, non è affatto un corpo estraneo. Brillante invece ha giocato titolare perché ha fatto un ottimo pre-campionato e sta dimostrando tanto. E poi Aquilani in questa settimana non si è allenato bene: a lui rinuncio sempre malvolentieri ma c’era il rischio, sia per lui che per Pizarro, che non terminassero la paritita».

MERCATO. Coperta corta soprattutto a centrocampo, insomma. Fisiologico quindi andare sull’argomento mercato nella giornata in cui dopo sono sfumate le piste Stambouli che è andato al Tottenham e, soprattutto, Fernando, che non viene lasciato libero dallo Shakhtar Donetsk. «Ma io – ha glissato Montella – non faccio il mercato altrimenti mi distrarrei dal mestiere di allenatore». Un messaggio in codice ai dirigenti? Difficile dirlo, di sicuro da qui a lunedì sera, il tecnico qualche ingresso in rosa se lo aspetta.

ALONSO. In campo a sorpresa al posto di Pasqual, Marcos Alonso invece vede l’altra faccia della medaglia. «Abbiamo fatto una buona partita. Dopo la prima mezzora, la squadra è stata bene. Abbiamo avuto il coraggio per avere la palla e fare il nostro gioco. Ora pensiamo al Genoa, saranno tre punti importanti. Peccato per la traversa di Ilicic: le occasioni le abbiamo anche avute ma la palla non è entrata. Personalmente sono contento perché ho la fiducia dell’allenatore: vorrei continuare così e anche migliorare», ha detto lo spagnolo.

NETO. Il portiere viola Norbero Neto parla invece principalmente di sfortuna. «Il problema – ha analizzato – è che non siamo riusciti a metterla mai dentro. Mi dispiace per il risultato perché vincere sarebbe stato importante. Abbiamo anche capito che non possiamo mai perdere la concentrazione come nei primi minuti. Comunque non cambia nulla: è una sconfitta contro una grande squadra che, con un pizzico di fortuna in più, poteva essere anche un pareggio visto che loro, anche nel primo tempo, non è che abbiano creato moltissimo. Anche se non arriverà nessun altro, sappiamo che possiamo fare meglio delle altre stagioni».

DE ROSSI. Tutt’altra atmosfera, ovviamente, in casa Roma. E se il tecnico Garcia ha esaltato il successo dei suoi «anche perché ottenuto contro un’ottima formazione», De Rossi si spinge anche oltre: «Abbiamo sofferto, ma di fronte c’era una delle squadre più forti del campionato. La prima gara dà delle indicazioni, ma non sono legge. Una squadra organizzata – ha concluso il centrocampista azzurro – aiuta anche i nuovi ad ambientarsi meglio».