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La ex cava di Paterno nel Mugello

Vaglia, analisi dell’Arpat: il torrente Carzola non è inquinato dai metalli dell’ex cava di Paterno.

La ex cava di Paterno nel Mugello
La ex cava di Paterno nel Mugello

FIRENZE – L’ex cava di Paterno non inquina il torrente Carzola. Lo certificano le  analisi dell’ Arpat, agenzia toscana per la protezione ambientale, sui campioni prelevati nel torrente Carzola, nel quale confluisce una tubazione che parte dalla ex cava di Paterno, nel comune di Vaglia (Firenze), nel Mugello. “I campioni non evidenziano superamenti dei valori di concentrazione soglia di contaminazione”. E’ quanto spiega l’Arpat in una nota. Nella ex cava, usata da anni come stoccaggio di rifiuti, sarebbero stati depositati in maniera abusiva materiali contenenti metalli pesanti come piombo, rame, nichel e cromo. Il sospetto è che possano esserci anche altri rifiuti speciali.

Il 25 agosto 2014 l’Arpat ha ispezionato “la tubazione che dal lato cava si immette nel Carzola, prelevando campioni di sedimenti nel torrente, a monte ed a valle della tubazione stessa”. I risultati analitici relativi ai parametri ricercati nei campioni di sedimenti “non mostrano significative differenze tra il campione prelevato a monte e quello a valle della tubazione, tenendo conto della variabilità imputabile sia alle metodiche analitiche che al campionamento”. L’Arpat ha quindi predisposto “alcune indicazioni utili sulla messa in sicurezza dei rifiuti” che “al momento non è stata iniziata”. Fra le indicazioni: copertura dei rifiuti, con teli in materiale impermeabile e “verifica della presenza e messa in sicurezza di eventuali altri centri di pericolo per l’ambiente quali cisterne interrate o di serbatoi fuori terra di combustibile od altri liquidi potenzialmente contaminanti”

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