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Hanno votato, seppur in maniera simbolica, gli italiani all'estero e i fuorisede

Erasmus “senza voce”: stravince il centrosinistra

Hanno votato, seppur in maniera simbolica, gli italiani all'estero e i fuorisede
Hanno votato, seppur in maniera simbolica, gli italiani all’estero e i fuorisede

FIRENZE – Alla fine, hanno fatto sentire la loro voce. Come promesso – grazie ai progetti #IOVOTOLOSTESSO e #IOVOGLIOVOTARE – gli italiani all’estero e i fuori sede, impossibilitati ad esercitare ufficialmente il loro diritto, si sono comunque presentati alle urne (autogestite) e hanno espresso le loro preferenze nei confronti dei vari candidati. “Così ci riprendiamo la nostra dignità di cittadini e di elettori”, hanno spiegato.

Certo, l’amaro in bocca resta: dopo le tante battaglie condotte sul web, l’Italia non è infatti riuscita a trovare una scappatoia per far sì che anche le loro consultazioni potessero avere valore effettivo. “Una umiliazione – hanno ribadito gli studenti Erasmus – ma non ci arrendiamo”. La protesta è quindi andata in scena, puntuale, in tutta Europa.

La prima delle due iniziative – la mobilitazione #IOVOTOLOSTESSO -, si è svolta tra il 20 e il 24 febbraio grazie all’allestimento di numerosi seggi autogestiti organizzati dai comitati elettorali delle più importanti città europee (da Amsterdam a Berlino, da Bruxelles a Londra, da Siviglia a Madrid, solo per citarne alcune): hanno partecipato ben 1.283 italiani temporaneamente all’estero, che hanno consacrato la vittoria, schiacciante, del centrosinistra. Per quanto riguarda la Camera dei Deputati, al primo posto si è piazzata, appunto, la coalizione Pd-Sel-Cd col 41,5%, seguita (a sorpresa) dal Movimento 5 Stelle, che ha incassato il 26%. Terza la coalizione Monti-Fli-Udc (11,5%), mentre Rivoluzione Civile Ingroia ha registrato l’11,1% dei voti. Percentuali minime, per tutti gli altri partiti.

Il centrosinistra ha ottenuto la maggioranza dei voti anche al Senato, dove la coalizione Pd-Sel-Cd ha raggiunto il 42,7%. Secondo, il Movimento 5 Stelle (30,7%), mentre Rivoluzione Civile Ingroia ha ricevuto l’8,6% delle preferenze. Ferma, intorno al 7,6%, la coalizione Monti-Fli-Udc. Male, ancora una volta, il centrodestra.

Ma non è tutto. Le consultazioni “parallele” sono state rese possibili grazie anche alle votazioni on-line (tra il 21 e il 24 febbraio) effettuate sulla piattaforma “Eligo”, messa a disposizione dall’azienda italiana ID Technology: una mobilitazione, questa, che si è sviluppata di pari passo con quella dei seggi autogestiti e che ha visto il coinvolgimento di 515 persone. “Non vogliamo restare in silenzio: siamo contrari al bavaglio”, hanno ribadito con forza gli utenti del servizio. Il 29%, in questo caso, è stato conquistato dal Pd, seguito dal Movimento 5 Stelle, con il 22% delle preferenze. “Faremo di tutto perché il problema non si ripeta in futuro”, hanno terminato i votanti-cybernauti.

Che dire, infine, dei fuorisede? Al progetto #IOVOGLIOVOTARE hanno preso parte anche loro, che non hanno voluto rinunciare a questa preziosa opportunità: sono stati 978 i votanti totali, pronti a premiare il Movimento 5 Stelle.


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Giulia Ghizzani

Giornalista

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