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Enrico Rossi, Governatore della Toscana

E il governatore ora ringrazia Renzi: “Il risultato toscano anche merito suo”

Enrico Rossi, Governatore della Toscana
Enrico Rossi, Governatore della Toscana

FIRENZE – I risultati indicano che la ”rivoluzione” scaturita dal voto può portare ad una ingovernabilità del Paese e questo ”è preoccupante”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi (Pd), commentando i risultati elettorali. ”Abbiamo una sorprendente affermazione di Berlusconi che comunque sta in gara. Evidentemente la restituzione dell’Imu, una delle più grandi bugie raccontate in tutti i tempi, ha funzionato e abbiamo un voto di protesta che fa crescere il Movimento Cinque Stelle con un peso inaspettato in Parlamento. Questa rivoluzione – ha osservato Rossi – può portare a una situazione di ingovernabilità per il Paese e penso che questa deve essere una delle preoccupazioni. Il Paese ha bisogno di essere governato, altrimenti ci rimettiamo tutti e a rimetterci di più sarebbero le categorie più deboli”. Il presidente della Toscana ha quindi letto il risultato legato ”alla mancata riforma elettorale che, invece, – ha sottolineato – sarebbe stato opportuno fare”.

Prendo atto che la Toscana resta un punto di forza, anzi primeggia il Pd e lo schieramento di centrosinistra al Senato – ha proseguito Rossi focalizzando l’attenzione sulla regione – Ci sono risultati importanti come quello di Siena dove, nonostante le aggressioni che sono state subite su vicende che devono essere chiarite su cambiamenti che devono essere prodotti, il Pd – ha puntualizzato – si riconferma abbondantemente la prima forza e lo schieramento dai primi dati si colloca nella media toscana”. ”C’è inoltre – ha aggiunto il presidente – un risultato positivo su Firenze su cui, credo, ha contribuito anche il protagonismo di Renzi che è stato uno dei leader della campagna elettorale per il Pd”.

Rossi apre anche a Grillo: ”Ci sono persone con cui si può dialogare: la rivolta di carattere morale, il bisogno di pulizia della politica e di rinnovamento sono aspetti che dobbiamo senz’altro accogliere. Grillo fa il fascista, fa il comunista, fa il berlusconiano a proposito della tasse, cioè fa tutte le parti in commedia e adesso vediamo in Parlamento cosa avranno da dire, quando si troveranno di fronte alle questioni del Paese per le quali loro stessi, senza vincolo di mandato, hanno la responsabilità verso chi li ha eletti”. Secondo Rossi, per la vittoria del M5s il prezzo più alto ”sembra lo abbia pagato il Pdl almeno in Toscana”. ”In generale – ha rilevato il governatore – ha raccolto la diffusa protesta che forse, in parte, è stata alimentata dallo stesso governo Monti e che anche noi avremmo dovuto raccogliere meglio. Paghiamo sicuramente l’appoggio al governo Monti”, ha concluso Rossi.

Oltre alla dichiarazione del Governatore, sono tanti i commenti della politica locale in attesa di avere il quadro ufficiale  delle elezioni 2013. Tra i primi ad esprimersi, l’assessore alla Mobilità Massimo Mattei che ha salutato i risultati parziali con un sorriso: “Non mi sembra male – ha sottolineato – Dovremmo aver vinto, Berlusconi ha perso. Monti non dovrebbe essere determinante. Grillo ha preso tanti voti. Aspettiamo ancora però“. Poi però con il crescere di Grillo ha smorzato l’entustiasmo: “I nuovi dati sono pesanti. Grillo in testa. Pd al 25″.

“Se le cose stanno così, il prossimo parlamento sarà ingovernabile. Si farà subito una nuova legge elettorale e si torna a votare”, ha fatto notare il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, alle prime proiezioni date al Tg3 sul Senato. Si è detto invece sorpreso Stefano Bruzzesi del Pd, che ha ammesso “l’exploit di Berlusconi”.

Anche il Presidente della Provincia Andrea Barducci non ha tardato a far sentire la sua voce. ”Mi sembra difficile che in una situazione del genere di quella che si va delineando una coalizione riesca a prevalere sull’altra; il dato più rilevante mi sembra l’indiscutibile affermazione di Grillo, su cui occorre che il Pd avvii subito una riflessione”. ”Bisogna rimettere al centro i temi della pulizia della politica – ha concluso – della semplificazione istituzionale, della lotta alla crisi attraverso politiche di sviluppo, visto che il solo rigore, com’è stato evidente, non basta”.

Rossi


Giulia Ghizzani

Giornalista

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