Truffa alle assicurazioni, 20 arresti in Toscana
FIRENZE – 20 arresti, 200 denunce, oltre 2 milioni di euro sottratti alle compagnie assicurative in 100 sinistri. Sequestrate una carrozzeria, auto e imbarcazioni di lusso. E’ il bilancio di un’indagine sulle truffe alle assicurazioni coordinata dalla Procura di Firenze e che questa mattina ha visto i carabinieri di Signa ed il Comando provinciale dell’Arma dare esecuzione ad una ventina di misure cautelari. L’operazione si è svolta principalmente nelle province di Firenze, Prato e Pisa. Tra i destinatari dei provvedimenti anche due avvocati e un medico.
L’«Operazione Polizze Sicure 2» vede indagate 218 persone. L’indagine si è sviluppata per mesi attorno ad un nucleo di carrozzieri, avvocati e periti assicurativi che da anni si erano specializzati nelle frodi nel settore della responsabilità civile degli autoveicoli, ed è partita dalle denunce di varie compagnie assicurative tra cui «La Allianz» che, insospettita da ripetute ed ingenti richieste di risarcimento relative ad un numero enorme di sinistri, aveva incaricato l’agenzia investigativa Eagle Keeper di Bologna, specializzata nel settore delle frodi RC Auto, di condurre uno studio ricevendo allarmanti rapporti sulla veridicità degli incidenti.
Vi sono indagati che nel corso di dieci anni risultano coinvolti in oltre cento sinistri; avvocati che risultano patrocinatori in contemporanea anche di parti opposte; medici che stilavano certificati falsi in collegamento costante con i capi dell’organizzazione. Il gruppo criminale in pratica aveva sovvertito qualsiasi tipo di statistica. Si stima infatti che, in media, una persona nell’arco della sua vita sia coinvolta in un numero di sinistri compreso fra tre e cinque, ma in questo caso i carabinieri di Signa hanno scoperto soggetti che arrivano fino a 15 sinistri in quattro anni o addirittura cinque in un anno solo.
Ma quale lo schema delle truffe? I sinistri venivano completamente simulati: il teatro dell’incidente era sempre una zona non coperta da telecamere; il sinistro avveniva sempre in orari non lavorativi; non vi era mai l’intervento di Forze di Polizia; non si registrava mai l’intervento di mezzi di soccorso neanche in caso di lesioni: eventuali infortunati raggiungevano il Pronto Soccorso sempre con mezzi privati.
Inequivocabili le intercettazioni dove gli avvocati ed i carrozzieri parlano esplicitamente di «bidoni»:
Avv. X: «Hanno sequestrato lo zaino dove te tu avevi messo dei bidoni perché quando io ti avessi lasciato mi volevi ricattare te lo ricordi?»
Y A: «No, no»
Avv. Xi: «Ma come ti fa a venir in mente di coinvolgere la tua figliola?»
Soggetto A: «Hanno fatto la rotonda ora andiamo a vedere se prima di del ventisei gennaio(data del sinistro) c’era sta rotonda…incomprensibile… sennò come ha fatto a pigliarmi sulla sinistra»
Donna: «L’è uguale la strada…incomprensibile…lo stesso anche se non c’era la rotonda l’è uguale ora con la rotonda uno deve stare…l’è obbligato»
Soggetto A: «Si ma c’è un problema se per caso se per caso la rotonda»
Soggetto A: «Lui qualcosa deve fare però e non può stare così con le mani in mano e lasciare che gli portano via tutto, è tutta la settimana che gli dico guarda pensaci tu hai un sacco di soldi non te li far portar via pensaci, fai qualcosa perché Antonio non succede nulla ma non si sa mai. Fai in maniera di inventarti qualcosa mettili sotto un mattone, oppure dammeli li nascondo io a casa mia che non viene nessuno non lo sò…».
