
La moda «dietro le quinte». Fendi, Pucci e Bulgari aprono le porte al pubblico

FIRENZE – Un’occasione unica per scoprire la moda non dalla prospettiva delle passerelle ma nell’ottica del «dietro le quinte». E’ quella offerta in occasione delle‘Journees Particulieres’, evento che punta a svelare la catena produttiva delle maison e che vede il coinvolgimento di tre strutture toscane del gruppo LVMH, aperte gratuitamente al pubblico il 15 e 16 giugno prossimi. I curiosi potranno quindi visitare la villa di Granaiolo a Castelfiorentino di proprietà della famiglia Pucci, la pelletteria di Fendi e la manifattura accessori di Bulgari.
Si tratta della seconda edizione del progetto, che in tutta Europa coinvolge 40 luoghi produttivi dislocati in Francia, Italia, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Polonia. Nel corso della prima edizione, nel 2011 con 25 luoghi aperti, hanno partecipato ben 100mila visitatori, entusiasti dell’iniziativa.
Che cosa sarà possibile vedere, dunque, durante queste due giornate a porte aperte? La villa di Granaiolo, dove sono custodite le collezioni Emilio Pucci, ha organizzato un percorso in varie tappe: l”itinerario si snoderà attraverso uno spazio col tema Black and White, scelto dal Marchese Pucci per la collezione d’esordio, poi un’area dedicata al lavoro delle mani e una alle stampe, da quelle create a penna alle lavorazioni in digitale. Ma non è tutto. Quattro giovani designer mostreranno infatti creazioni ispirate a capi icona, lavorando una settimana per Emilio Pucci, una maison che ha 264 dipendenti nel mondo (148 solo in Italia), con assunzioni in aumento del 10% a marzo 2012 rispetto al 2011.
Altra fiorente realtà del territorio coinvolta nel progetto è la manifattura accessori di Bulgari, a Firenze Sud. La struttura sarà aperta per la prima volta al pubblico, dando l’opportunità a chiunque di osservare lo stabilimento. Nata nel 2005 ristrutturando un’architettura industriale degli inizi del ‘900, l’azienda vede il coinvolgimento di ben 100 persone, tra produzione e uffici. Nei ‘Journees Particulieres’ saranno quindi mostrate le fasi della produzione, compresa l”agatatura’, ovvero un trattamento con quarzo di agata per dare alle borse in coccodrillo un aspetto bombato e lucido che ricorda le pietre preziose.
Continuando il percorso, e spostandosi di pochi chilometri, si può far infine tappa a Bagno a Ripoli: qui si trova la pelletteria di Fendi, dove sono tagliati, cuciti e assemblati a mano gli otto modelli di borse della linea Selleria. Nella struttura produttiva lavorano 270 persone che rielaborano l’eredità lasciata dai fondatori, Adele ed Edoardo Fendi, che nel 1925 ebbero l’intuizione di applicare al trattamento del cuoio romano l’arte dei maestri sellai locali. Vengono anche personalizzati alcuni modelli icona, come la Pekaboo, in versioni extra lusso che arrivano fino a 30mila euro.
Insomma, che siate appassionati o meno di moda, le due giornate offerte da Fendi, Bugari e Pucci meritano di essere prese in considerazione. Del resto, sognare non costa nulla.