Mostre: «Diafane passioni», a Firenze avori barocchi


FIRENZE – A Firenze avori barocchi dalle Corti europee, una mostra al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti dal 16 luglio al 3 novembre.
Dalla metà del Cinquecento, per circa due secoli, la scultura in avorio fu apprezzata nelle corti europee come una delle massime forme di espressione artistica. I più importanti scultori del periodo barocco, sia in Italia che nei paesi transalpini, e nelle colonie portoghesi e spagnole, si cimentarono in questa tecnica raffinatissima e difficile, che univa alla perizia dell’artefice la preziosità della materia prima. Storia raccontata dalla mostra «Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee». In tutta Europa, imperatori e granduchi, papi e principi, altissimi prelati e ricchi banchieri si contendevano l’opera degli scultori in avorio, e spesso formavano collezioni di capolavori eburnei, che andavano dagli esemplari figurativi veri e propri ai tour de force torniti.
A Firenze, con Ferdinando I de’ Medici ebbe inizio una delle più spettacolari collezioni di avori in Europa, che continuò ad arricchirsi fino al tramonto della dinastia, raggiungendo numerose centinaia di esemplari.