Concordia, Schettino chiederà patteggiamento a 3 anni e 5 mesi
GROSSETO – Processo per il naufragio della Concordia, al Teatro Moderno di Grosseto, che si anima subito prima dell’inizio: la difesa dell’ex comandante Francesco Schettino annuncia la richiesta del patteggiamento per il proprio assistito. «Chiederemo il patteggiamento a 3 anni e 5 mesi» ha fatto sapere l’avvocato Donato Laino.
La precedente richiesta di patteggiamento presentata dai difensori di Schettino era stata respinta a maggio dal gup di Grosseto, mentre era stata concessa agli altri cinque imputati nel procedimento: gli ufficiali Ciro Ambrosio e Silvia Coronica, il timoniere Jacob Rusli Bin, l’hotel director Manrico Giampedroni e il direttore dell’unità di crisi di Costa Crociere Roberto Ferrarini.
L’ex comandante Schettino è in aula, presente anche Domnica Cemortan, la ballerina moldava che la sera del naufragio era nella sala di comando insieme allo stesso Schettino e ad altri ufficiali. L’ex comandante è imputato con le accuse di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e abbandono di nave, mentre Cemortan non è indagata e anzi si è costituita parte civile.
Processo dei grandi numeri: le persone offese fisiche sono 4228, quelle giuridiche 31, le parti civili sono 242, rappresentate da 62 avvocati. Circa 60, invece, sono le parti civili in attesa di essere ammesse. Il materiale processuale è contenuto in 68 faldoni, di cui 31 relativi all’incidente probatorio, e 57 all’udienza preliminare. Quattro scatoloni contengono le copie forensi del hard disk sulla scatola nera e i computer di bordo I testimoni complessivi sono circa 700: 338 delle parti civili, 96 quelli individuati dalla difesa e 575 dall’accusa, ma molti coincidono.
Intanto si è appreso che subacquei e periti della Procura di Grosseto faranno in queste ore un’immersione all’Isola del Giglio, per verificare lo stato dei fondali intorno al relitto della Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio 2012. L’ispezione subacquea rientra in uno dei filoni di indagine della Procura di Grosseto, che indaga per il reato di presunto disastro ambientale. L’inchiesta è stata aperta nell’aprile scorso a seguito di un rapporto dell’Arpat, e vede indagato il comandante Francesco Schettino. L’ispezione dei subacquei e dei periti della Procura dovrà approfondire alcuni aspetti delle indagini che i pm grossetani stanno svolgendo.