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Fiorentina, troppi errori in difesa. A Villareal una netta sconfitta

Con Pizarro, nella ripresa, la Fiorentina ha sofferto un po' meno rispetto alla prima frazione
Con Pizarro, nella ripresa, la Fiorentina ha sofferto un po’ meno rispetto alla prima frazione

FIRENZE. Prima sconfitta stagionale per la Fiorentina che di fronte a un avversario di rango (il Villareal al Madrigal) dimostra di essere ancora abbastanza indietro e limita il passivo (finisce 2-0) solo per l’eccessiva imprecisione degli spagnoli. Il risultato magari lascia il tempo che trova visto che si trattava di un test d’inizio agosto, ma stasera la squadra di Montella ha fatto vedere davvero troppo poco anche solo per somigliare a quella che dovrà essere vera.

Il primo tempo è pieno di occasioni ma quelle principali (addirittura 7) ce l’hanno i padroni di casa. Neto prima è bravo su Oche che però poi lo grazia letteralmente in almeno tre circostanze. Una delle quali originata proprio da un erroraccio in fase di passaggio con i piedi del portiere viola che in assoluto comunque non è tra i peggiori. Se doveva essere un esame, diciamo che per ora è rimandato. Magari alla sfida di domenica contro lo Sporting Lisbona.

Dove soffre principalemnte, la squadra viola è però sulla destra. Roncaglia e Savic accusano di brutto quando Geovani li prende d’infilata ed è proprio da una discesa del messicano – sfruttato con una sorta di rigore in movimento da Hernan Perez – che nasce il vantaggio del sottomarino giallo.

E la squadra di Montella? Palesa che la condizione migliore è ancora lontana e sbaglia molto in fase di costruzione. Poichè i viola non rinunciano comunque a provare a costruire , gli errori sono davvero troppi. Anche nelle rare circostanze in cui i viola riescono ad arrivare dalle parti di Asenjo. Ljajic ad esempio fa tutto bene ma alza troppo la conclusione, mentre Aquilani incorna alto un bel corner a rientrare di Pasqual.

I problemi, comunque, derivano anche dallo scarso spessore del centrocampo orfano di Pizarro lasciato fuori nel primo tempo per provare Bakic (male) e con Aquilani e Borja Valero ancora lontani dal top. Non bastano così i buoni spunti di Cuadrado e le sponde di un Mario Gomez un po’ isolato in avanti.

Poco cambia anche nella ripresa nonostante l’innesto prima del “Pek” (anche lui tutt’altro che in condizione) e poi dei vari Iakovenko, Alonso, Joaquin, Tomovic, Ambrosini, Hegazi, Wolski e dell’ex Giuseppe Rossi salutato da qualche applauso ma anche da diversi fischi.

Le occasioni per il Villareal magari arrivano con meno frequenza ma in attacco la Fiorentina continua a non produrre praticamente nulla fatta eccezione per una volèe di Borja Valero fuori non di molto e un colpo di testa sugli sviluppi di una punizione di Iakovenko a lato davvero di un soffio. Nel finale, sul più classico dei contropiede, si materializzano però il 2-o dei locali grazie a Pereira e una traversa di Perbet proprio sul triplice fischio che rendono ancora più amara la trasferta viola.

 Insomma, una serataccia ma parlare di campanello d’allarme non sarebbe corretto perchè al preliminare di Europa League c’è ancora tempo e anche perché dall’urna di Nyon, stamattina, dovrebbe uscire un avversario meno tosto di questo Villareal appena tornato nella serie A spagnola ma costruito comunque subito per puntare in alto.

E poi non bisogna dimenticare che i viola sono arrivati nell’afa della Spagna dal fresco di Moena e hanno accusato anche da questo punto di vista il pressing e il ritmo degli iberici guidati da Giovanni. Ingigantire la sconfitta sarebbe dunque sbagliato ma, conoscendolo, Montella si sarà di sicuro subito fatto sentire con i suoi.


Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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