Pisa, si lavora a una soluzione del caso Ceccanti
PISA – Verso una soluzione il caso Ceccanti, l’invalido di Pisa cui l’Inps ha sospeso la pensione perché vive parte dell’anno in Marocco, anziché avere una dimora stabile e abituale in Italia come prevede la legge.
La questione, da tempo all’attenzione dei vertici provinciali e regionali dell’Inps e della stessa prefettura di Pisa, dovrebbe trovare un positivo esito da una nuova imminente convocazione del Ceccanti presso l’Inps, per valutare le possibilità di una riattivazione della pensione, che comunque non è stata revocata ma solo sospesa.
«L’Istituto di previdenza – ha detto il prefetto Francesco Tagliente – con la massima accortezza e disponibilità sta tuttora svolgendo gli accertamenti di competenza sulla prestazione di invalidità civile per la quale non è stato ancora emesso alcun provvedimento definitivo».
«La sospensione cautelativa prevista dalla vigente disciplina – ha detto il direttore regionale dell’Inps Fabio Vitale – è un atto provvisorio che in molti casi si rende necessario laddove l’interessato non ha risposto ai precedenti inviti dell’Inps come si è verificato nel caso del signor Ceccanti. E il normale iter procedurale che serve a garantire la particolare tipologia delle prestazioni assistenziali e anche per equità rispetto a tutti i cittadini titolari di trattamenti economici analoghi». «Si tratta, ora, di esaminare – prosegue Vitale- se sussistono tutti i presupposti per il ripristino della prestazione e per tale scopo è necessaria la collaborazione del titolare che è stato invitato a presentarsi nei nostri competenti uffici pisani dove potrà fornire e ricevere tutti i chiarimenti necessari al buon esito di questa vicenda».
Il caso era stato sollevato da Adriano Sofri su «Il Foglio» di Giuliano Ferrara e aveva quindi fatto il giro di Internet, provocando reazioni e prese di posizioni. Soriano Ceccanti rimase paralizzato da un colpo di pistola al collo durante gli scontri con la polizia davanti alla Bussola di Marina di Pietrasanta il 31 dicembre 1968. Il Movimento studentesco aveva organizzato una contestazione davanti al locale, tra i più alla moda e frequentato da vip, dove si sarebbero esibiti Fred Bongusto e Shirley Bassey.
[SAdd]