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La plancia di Nave Zeffiro

Con Nave Zeffiro verso la Somalia sulla rotta dei pirati

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ACQUE DEL GOLFO DI ADEN – All’alba di domenica 15 settembre la fregata militare italiana Zeffiro «aggancia» nella nebbia del Mar Rosso il mercantile Dokos che sta arrivando dal canale di Suez. Ha l’ordine dal Comando della Task Force 465 di Eunavfor di scortarlo fino ad un porto della Somalia, dove verranno scaricati grano, riso e farina per conto del Programma Alimentare Mondiale (World Food Programme) dell’Onu. Dallo Zeffiro si seguono attentamente le fasi del contatto con il Dokos, che partito dagli Stati Uniti, ha già attraversato Atlantico e Mediterraneo. Oltre al personale di turno sulla plancia dello Zeffiro ci sono militari delle forze speciali della Brigata Marina San Marco, pronti a gestire eventuali situazioni di emergenza.

L’unità italiana si posiziona alle spalle del mercantile, a una distanza media di circa due miglia, per poter manovrare più rapidamente in caso di necessità. Il carico che porta la Dukos è prezioso per la popolazione somala e potrebbe essere appetibile per la pirateria, che a bordo di veloci imbarcazioni parte dalle coste africane per bloccare mercantili e prendere anche in ostaggio gli uomini dell’equipaggio. Per fronteggiare questa emergenze le navi commerciali si dotano di personale a bordo armato oppure, come nel caso di quelle del Programma alimentare mondiale, vengono scortate da unità militari dell’Unione Europea impegnate – come Nave Zeffiro – nell’operazione Atalanta.

Non più tardi di due giorni fa, durante un sorvolo in elicottero abbiamo visto un convoglio di quattro mercantili giapponesi nel mar Arabico scortati da una nave da guerra nipponica. Altrettanto fanno i mercantili cinesi ci dicono i piloti del 4° Gruppo Elicotteri della Marina di Grottaglie. Viaggiar da soli verso l’Europa in quella fetta di mare non è più consigliabile per nessuno.

Il golfo di Aden è uno dei punti di maggior traffico mercantile marittimo di tutto il mondo. Lo stretto di Bab el-Mandeb, punta estrema a sud del Mar Rosso tra lo Yemen e la costa africana, è una striscia di mare larga non più di trenta chilometri. L’attenzione è massima, soprattutto di notte quando solo con i visori notturni si possono individuare imbarcazioni che potrebbero procedere anche a luci spente. Dokos e Zeffiro navigano in sicurezza in direzione sud, in stretto contatto radio il più delle volte in codice. La mèta finale in Somalia non è lontana, ma la guardia non può essere abbassata neanche un momento.

Nella squadra del turno di notte c’è anche il sottocapo Agostino D. , un giovane di 27 anni di Castellaneta (Ba). È di vedetta in plancia e scruta costantemente l’oscurità del mare pronto a segnalare ogni situazione critica. Faceva il fabbro, un posto di lavoro sicuro e a tempo indeterminato. Poi ha capito che non era per lui e si è arruolato in Marina, la sua grande passione, prima come volontario in ferma prefissata di 1 anno, poi è riuscito a passare la selezione per restare altri 4 anni. È convinto e crede in quello che fa. La Marina merita questi giovani.

APPUNTI FOTOGRAFICI DA NAVE ZEFFIRO – 2

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(7 – CONTINUA)

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Sandro Addario

Giornalista

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