Immigrati: il Consiglio regionale della Toscana chiede di cancellare la Bossi-Fini

FIRENZE – La Giunta regionale della Toscana deve chiedere al Governo ed al Parlamento italiano un cambiamento radicale nella legislazione sull’immigrazione, che porti alla cancellazione della Bossi-Fini, all’abolizione del reato di clandestinità, al varo di una legislazione organica sul diritto di asilo, all’adozione di norme che favoriscano l’ingresso regolare dei migranti. L’impegno è contenuto in una mozione presentata dal gruppo Pd dopo la tragedia di Lampedusa ed approvata a maggioranza dal Consiglio regionale.
Nel testo si chiede anche che il tema dell’immigrazione e del diritto di asilo diventino competenze dell’Unione Europea per un governo comune del fenomeno migratorio.
E’ stato Tommaso Villa (Pdl) ad annunciare il voto contrario del gruppo. «Un cambiamento radicale della legislazione ed una cancellazione della Bossi-Fini -ha affermato- non fa parte del nostro progetto politico». «Sono problemi che vanno affrontati con grande pragmatismo e grande razionalità. Occorre un cambio di passo ed una maggiore maturità» ha rilevato Vanessa Boretti (Pd), sottolineando la necessità di guardare all’immigrazione come fenomeno culturale, economico, politico ed al Mediterraneo come luogo di scambio. Il voto favorevole del gruppo Udc è stato annunciato da Marco Carraresi, che ha sottolineato come la Bossi-Fini sia solo una «brutta fotocopia» della precedente Turco-Napolitano, con l’aggiunta del reato di clandestinità, che ha prodotto più danni che vantaggi.

PAOLO
Non si capisce bene cosa c’entra la tragedia di Lampedusa (dove gli immigrati clandestini, a quanto pare, hanno dato fuoco all’imbarcazione, provocando una catastrofe) con la legge Bossi-Fini, che dovrebbe cercare di arginare questo terribile flusso di persone, molte delle quali, non avendo di che vivere, quasi certamente finiranno come manovalanza in mano a delinquenti. E sostenere che del fenomeno se ne deve occupare l’Unione Europea è solo una pia speranza, dato che gli altri Stati non ne vogliono sapere di questi immigrati, e, anzi, li respingono.