L’importanza della lentezza per una lumaca

Dall’autore di «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare», arriva la nuova fiaba di Luis Sepúlveda «Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza». Il lettore è proiettato nel prato chiamato Paese del dente di leone, popolato di lumache, che vivono una pacifica e lenta esistenza. Vivono protette nel loro microcosmo e non hanno nomi, sono abituate a chiamarsi fra sé semplicemente «lumaca».
«Noi siamo lente e silenziose, è la vita e non c’è niente da fare», dicono le lumache. Ma ecco la rivoluzione. Una di esse decide di uscire dal mondo conosciuto, lascia il prato sfidando la disapprovazione delle compagne. La spingono due domande: perché non ha un nome? E perché la sua caratteristica è la lentezza?
La lumaca diventerà protagonista di un viaggio avventuroso. Incontrerà un gufo e una tartaruga, che si riveleranno personaggi importanti per il suo cammino, fondamentale la tartaruga «Memoria». Quando non c’è il nome si è in un certo senso incompleti; da qui la spinta alla ribellione, per cercare le ragioni del proprio essere. Quella lentezza che, nel mondo frenetico e caotico di oggi, può apparire come una virtù. Il nome, con cui la lumaca tornerà indietro, racchiude l’essenza del suo essere e l’importanza del suo gesto. Sepúlveda, novello Esopo cileno, conduce il lettore in un viaggio alla ricerca della libertà.
| Titolo | Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza |
| Autore | Sepúlveda Luis |
| Prezzo | € 10,00 |
| Dati | 2013, 95 p., ill., rilegato |
| Traduttore | Carmignani I. |
| Editore | Guanda (collana Le Gabbianelle) |
titolo originale: Historia de un caracol que descubrió la importancia de la lentitud.
