Firenze, Renzi prepara la successione e pensa al nuovo stadio
FIRENZE – Consapevole di lasciare un’eredità tutt’altro che facile, nel suo ultimo giorno fiorentino, cioè da sindaco, prima di andare a ricevere dal Capo dello Stato l’incarico di formare il nuovo governo, Matteo Renzi ha cercato di buttar giù i preliminari di un accordo, ancora tutto a scrivere, con Diego Della Valle per costruire il nuovo stadio della Fiorentina. Un compito che dovrà portare avanti il suo successore, ormai identificato in Dario Nardella che dovrebbe dimettersi da deputato per diventare vicesindaco reggente fino alle elezioni amministrative del 25 maggio, election day con quelle europee.
Ma per dare il via libera all’operazione-Nardella, il sindaco-segretario-premier doveva convincere l’altro pretendente alla poltrona di sindaco, Eugenio Giani, a non insistere per volere le primarie. Che probabilmente vincerebbe anche contro Nardella. Raggiunto da un sms del sindaco di prima mattina (“dobbiamo vederci presto”), Giani continua a dichiararsi disponibile a tutte le proposte di Renzi: in particolare a quella che lo vedrebbe sottosegretario allo sport nel governo che sta per nascere. Vari emissari di Matteo che l’hanno avvicinato oggi, sono stati puntuali nel ripetere la stessa cosa: “Lascia perdere le primarie e avrai una poltrona governativa, per di più nel settore che ti ha sempre appassionato, lo sport”.
Non ha battuto ciglio, Giani, e si è stretto nelle spalle, ripetendo: “Mi fido di Renzi; del resto ci sarebbero i tempi, se la sua promessa non venisse mantenuta, di chiedere ugualmente le primarie di partito, o di coalizione, per scegliere il candidato sindaco a Firenze…”.
Riguardo all’ipotesi del nuovo stadio, a Diego Della Valle il sindaco ormai uscente avrebbe parlato di un nuovo progetto capace di prevedere qualcosa di più del semplice impianto sportivo. Insomma, se il patron decidesse d’investire potrebbe contare su qualche compensazione in termini volumetrici. Naturalmente si tratta di una questione da valutare nei prossimi mesi, magari con Nardella prima nelle vesti di reggente eppoi di sindaco, se tutte le caselle andranno a posto, compresa quella riguardante Giani.
Quanto al partito in Toscana, un uomo di Renzi, Dario Parrini, diventerà domani, nell’assemblea fissata a Prato segretario toscano del Pd. Prende il posto di Ivan Ferrucci, traghettatore dopo le dimissioni di Andrea Manciulli. Sarà Parrini che si occuperà di candidature e ricandidature, compresa quella, molto probabile, di Enrico Rossi, fra poco più di un anno, alla guida della Regione. Dove intanto si appresta al rimpasto: con Stefania Saccardi, vicesindco di Firenze che dovrebbe lasciare il posto a Nardella, pronta per diventare vicepresidente della Regione.