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Scandicci, cinema e musica dal vivo con il «Contempoartensemble»

Epstein, La chute de la maison Usher
Epstein, La chute de la maison Usher

FIRENZE – Al Teatro Studio di Scandicci si proietta «La chute de la maison Usher» di Jean Epstein (1928), mentre il «Contempoartensemble» esegue dal vivo le musiche originali composte da Ivan Fedele, che per l’occasione sarà presente in sala.

Le musiche di Ivan Fedele sono state eseguite per la prima volta alla Cité de la Musique di Parigi il 26 dicembre 1995. Il compositore fu ben felice di che gli fosse commissionata la musica per questo film di Jean Epstein, che conosceva e considerava molto stimolante dal punto di vista poetico. Rifiutando l’opzione del commento musicale, Fedele scelse la via più difficile dell’interpretazione. Il film è considerato come un soggetto musicale rispetto al quale la partitura tesse un contrappunto. In altre parole, la “necessità” verticale che si instaura fra immagini e suoni, non contraddice la possibilità che questi siano organizzati in una forma orizzontale indipendente, che si emancipa dalla condizione di mero commento. I due universi linguistici si amplificano reciprocamente e trovano la loro sintesi in una virtuale unità di tempo che azzera lo scarto cronologico fra il 1928 e il 1995.

Lo spettacolo, prodotto dal «Contempoartensemble» in collaborazione con Teatro Studio Krypton, fa parte del «ContempoArteFestival XI».

Giovedì 6 marzo ore 21 al Teatro Studio di Scandicci

«CONTEMPOARTENSEMBLE» presenta «La chute de la maison Usher», film di Jean Epstein (Francia 1928, colorato, 65m a 17 fps) con musiche originali di Ivan Fedele

Esecutori: flauto: Renzo Pelli, oboe: Fabio Bagnoli, 1° clarinetto: Carlo Failli, 2° clarinetto: Chiara Carretti, fagotto: Dante Vicari, corno: Gianfranco Dini, percussioni: Simone Beneventi, arpa: Susanna Bertuccioli, pianoforte: Andrea Severi, 1° violino: Duccio Ceccanti, 2° violino: Laura Mariannelli, viola: Edoardo Rosadini, violoncello: Michele Tazzari, contrabbasso: Francesco Tomei, soprano: Giulia Peri, direzione: Vittorio Ceccanti.

Quando Jean Epstein realizzò «La chute de la maison Usher» era già un maestro riconosciuto dell’avanguardia francese degli anni Venti, considerato uno dei personaggi più significativi e influenti del periodo. La storia è tratta dall’omonimo racconto di Edgar Allan Poe. Non un semplice adattamento, ma il tentativo di restituire attraverso il film delle impressioni intorno all’opera di Poe nel suo complesso, in una specie di raccolta di ‘variazioni sul tema’. I riferimenti, oltre che al racconto del titolo, vanno infatti anche a «The Oval Portrait», a «Ligeia», «Morella», «The Man of the Crowd». Inoltre, rispetto alla sua fonte letteraria, la versione cinematografica comporta alcune significative modifiche, tra le quali la rinuncia alla narrazione in prima persona e il differente finale. L’intento era anche quello di realizzare un film ‘astratto’, in cui la struttura formale, esaltata dall’uso sistematico del ralenti, si liberasse dalle limitazioni dello psicologismo narrativo, alla ricerca di un cinema ‘puro’.

Ingresso 10 euro, ridotto 7.

Teatro Studio – Via Donizetti, 58 – Scandicci. Info 055 7591591 info@teatrostudiokrypton.it
www.teatrostudiokrypton.it

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