Acciaierie di Piombino: Smc aumenta il capitale a 2 miliardi per acquisirle
FIRENZE – Maxi aumento di capitale da due milioni di dollari a due miliardi per la Smc group, la società a mano dell’imprenditore giordano Khaled Al Habahbeh, interessata all’acquisizione dello stabilimento Lucchini di Piombino. Lo ha deciso oggi l’assemblea degli azionisti riunita a Tunisi, come ha reso noto un comunicato dello stesso presidente, che nei giorni scorsi era a Piombino e che, in una conferenza stampa da lui convocata, aveva confermato che entro breve sarebbe stata presentata un’offerta vincolante per l’acquisto del complesso industriale toscano.
La Smc era stata esclusa in un primo tempo dal commissario dalla procedura di «due diligence» (l’analisi che viene fatta per stimare valore e condizioni di un’azienda in vista di un’acquisizione o un investimento) perché l’offerta già pervenuta, ma non vincolante, era stata giudicata incompleta e necessitava di integrazione.
Questa decisione, spiega la nota, «sarà mandata al Commissario Straordinario, dottor Piero Nardi, al sindaco di Piombino, al presidente della Regione Toscana e ai rappresentanti legali del sindacato per dimostrare la capacità patrimoniale di Smc Group». Smc Group conferma il suo interesse «ad acquisire Lucchini, proseguire nell’attività dell’altoforno e a «sviluppare in futuro la migliore tecnologia per ridurre l’inquinamento». Smc Group, precisa la nota «è impegnata in molti progetti infrastrutturali nella regione di Mena (Medio Oriente e Nord Africa) e investimenti in Europa. Questa è la ragione per cui Lucchini, così come sostiene l’economia dell’Italia e garantisce occupazione, completa la parte del piano di sviluppo di Smc Group nella regione Mena».
