
Fiorentina, Pasqual decima stagione in viola: «Rossi e Gomez come razzi: ci faranno decollare!»

MOENA. In attesa di Babacar – dovrebbe essere in Trentino domani ma chissà quanto ci resterà visto che l’Eintracht Francoforte fa sul serio – e del nuovo acquisto, l’australiano Brillante che dovrebbe arrivare all’inizio della prossima settimana, la Fiorentina continua ad allenarsi a Moena: nella doppia seduta di oggi, oltre a Mati Fernandez, ha lavorato a parte anche il brasiliano Matos per un affaticamento. E nel pomeriggio pure Pepito Rossi si è staccato dal gruppo per smaltire i carichi pesanti dei primi giorni di lavoro e non giocherà neppure l’amichevole di domani pomeriggio (la prima stagionale). L’evento principale della giornata viola sulle Dolomiti è stata comunque la conferenza stampa di capitan Pasqual.
CHAMPIONS. Il veterano – alla decima stagione con la maglia viola – ha parlato di tutto, partendo dagli obiettivi stagionali. «Non sarà semplice migliorare il campionato scorso. Mi fa ben sperare il fatto che avremo a disposizione due grandi attaccanti, fra i migliori del campionato, come Rossi e Gomez che l’anno scorso hanno giocato assieme pochissime volte. Comunque resta molto difficile centrare un piazzamento Champions».
TRANQUILLITA’. Per adesso, però, i nomi dei giocatori acquistati (compreso anche l’ultimo, Joshua Brillante, per il quale Pasqual ha scherzato sul cognome) incendiano poco la fantasia dei tifosi: non a caso l’esterno viola chiede subito pazienza: «La prima partita ufficiale è solo fra due mesi: lo scorso anno dopo le amichevoli non andate bene siamo stati attaccati pesantemente. Non vorrei che succedesse anche quest’anno se nei test in Sud America, contro il Malaga e contro il Real Madrid ci fossero dei problemi».
POLEMICHE. Le prime polemiche di quest’anno in realtà hanno solo lambito la squadra: sono nate dall’esclusione di Rossi dal Mondiale, le piccate spiegazioni di Prandelli e il duro attacco di ieri dei fratelli Della Valle al Ct. «Beppe non farebbe male ad una mosca. Su Twitter ha solo sfogato la sua delusione dopo l’esclusione dal Mondiale: mi sembra forzato pensare che il clima teso tra la stampa e la Nazionale sia dipeso da questo. Comunque quelle dei Della Valle di ieri sono parole toste, pesanti. Non mi sento di commentarli sebbene anche loro abbiano vissuto sulla loro pelle una situazione simile qualche anno fa».
NAPOLI. Anche Pasqual, comunque, ha un piccolo sassolino da togliersi dalla scarpa: nelle ultime settimane qualcuno lo aveva dato vicino al Napoli: «Se il Napoli mi cerca mi fa piacere perché vuol dire che sono ancora un giocatore importante, ma non c’è niente di vero. Non si può scrivere che il mio procuratore ha detto che mi trasferirò perché non lo ha mai fatto: ho dovuto fare un tweet per tranquillizzare la situazione mentre ero in vacanza».
CUADRADO. Ribadita l’eterna fedeltà alla Fiorentina («mi auguro di far bene anche in chiave Nazionale visto che non ci ho rinunciato, almeno in prospettiva Europeo»), Pasqual ha concluso parlando del caso Cuadrado: «Spero rimanga perché Juan è un giocatore che spacca le partite, per noi è importantissimo. Non so quali siano le sue idee, ne rimango fuori, ma voglio anche dire che se la Fiorentina avesse tutti gli anni questi problemi, farebbe di sicuro un salto di qualità importante. Se proprio dovesse andare via, spero che vada all’estero, perché non vorrei giocarci contro: marcarlo è difficilissimo».
AMICHEVOLE. Poi Pasqual è corso ad allenarsi e a partecipare alla presentazione della squadra in programma in serata in piazza a Moena. Domani invece sarà subito tempo della prima amichevole: alle 17,30 al Benatti è in programma un test contro una Rappresentativa locale. Sarà la vernice della nuova squadra che però ha ancora appeso il cartello «Lavori in corso»: complice anche il fatto che il ritiro è iniziato da soli due giorni, sarebbe illecito aspettarsi indicazioni importanti dal test: non a caso la Fiorentina ha comunicato che non ci saranno Rossi, Joaquin, Mati Fernandez e Matos, tutti affaticati. Nessun problema particolare per Pepito: non giocherà solo per smaltire i carichi di lavoro di questi primi giorni di ritiro.