Firenze, nubifragio: il giardino di Boboli resterà chiuso una settimana. Danneggiata la Biblioteca Nazionale
FIRENZE – Il patrimonio verde del giardino di Boboli e la Biblioteca nazionale (le grondaie e i vecchi infissi sono stati quasi divelti) sono i più malmerssi dopo la bufera di venerdì 19 settembre. Quanto alle opere custodite nei musei, per fortuna, non ci sono stati danni di rilievo. Lo rivela il Mibact, ministero per i beni culturali e il turismo, dopo il sopralluogo tecnico del segretario generale, Antonia Pasqua Recchia, che presiede l’unità di crisi inviata a Firenze dal ministro Dario Franceschini.
La Recchia ha fatto il giro: dal museo di San Marco alla Biblioteca Nazionale; dagli Uffizi da dove, passando per il Corridoio Vasariano, ha raggiunto Palazzo Pitti e quindi Boboli, incontrando la soprintendente al Polo museale, Cristina Acidini, e i direttori dei musei.
Secondo una prima stima diffusa dal Polo museale, i danni ammonterebbero a un milione e mezzo. Sottolineato anche come siano stati subito messi in sicurezza, con l’intervento del personale e dei restauratori, alcune delle opere raggiunte da infiltrazioni d’acqua, tra libri della Biblioteca, alcune cornici degli Uffizi, i merletti di Palazzo Davanzati, e quattro tavole dipinte del Beato Angelico a San Marco. Per quest’ultime la direttrice del museo, Magnolia Scudieri, spiega che al momento i danni appaiono limitati, a soffrire di più è stata la Pala di Annalena, “colpita e graffiata” da schegge di vetro di una finestra andata in frantumi: sarà restaurata.
Diverso il discorso di Boboli, che resterà chiuso probabilmente tutta la prossima settimana: cinque gli alberi caduti, una massa di rami spezzati dalla furia del vento, decine di piante da controllare, danni alle condutture d’acqua sotterranee e agli strati di ghiaia.