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Copertina Calendario Carabinieri 2015 625x400

Ecco il Calendario dei Carabinieri 2015: scaricalo qui in pdf

Copertina Calendario Carabinieri 2015 625x400
La copertina del Calendario dei Carabinieri 2015 con la caserma Bergia di Torino

FIRENZE – «Il carabiniere e la famiglia» è il tema del Calendario Storico 2015 dell’Arma, che viene presentato in questi giorni in tutta Italia. Uno spaccato degli stati d’animo, le ansie, lo sconforto e i disagi, ma anche la fierezza, i consigli, le rassicurazioni e l’amore che i Carabinieri trasmettevano ai propri familiari anche in circostanze drammatiche permettono di leggere in modo diverso alcuni episodi – noti o meno noti – della storia dell’Arma.

Come è stato anche ricordato presso il comando provinciale di Firenze, durante la presentazione, il calendario ha raggiunto una tiratura di 1.250.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco). Da oggi sarà «caccia», come avviene tradizionalmente ogni anno, per averne una copia rivolgendosi magari ad un familiare o conoscente Carabiniere. Anche il pubblico però potrà acquistarne una copia, ma solo presentandosi di persona presso la redazione della rivista «Il Carabiniere» a Roma (Piazza San Bernardo 109) e naturalmente fino ad esaurimento.

Le tavole artistiche dell’edizione 2015, ideate e realizzate da Paolo Di Paolo, rappresentano una raccolta di lettere scritte dai Carabinieri ai familiari nonché immagini di vita al di fuori del servizio.

In copertina è raffigurata la caserma «Bergia» di Torino, primo Comando Generale dell’Arma e ideale «casa del Carabiniere», da dove inizia il cammino professionale di ciascun militare e si tramandano tradizioni e valori tipici dell’appartenenza alla forza armata.

Le successive tavole ripercorrono alcuni momenti salienti della storia dell’Istituzione. Dalla descrizione della battaglia di Pastrengo e della dura «vita di campagna» fatta in una lettera indirizzata alla moglie dal Capitano Bernardino Morelli di Popolo, Comandante di uno dei tre Squadroni Carabinieri che diedero vita alla Carica di Pastrengo, a quella indirizzata dal Capitano Alfredo Amenduni sempre alla propria consorte, con la quale descrive le fasi salienti della battaglia di Adua, evidenziando il rammarico per aver visto cadere numerosi amici.

Tra le tante anche le tavole dedicate alla signora Santuccia Beni, che, tra figli, nipoti, pronipoti e cugini, ha avuto 12 familiari nell’Arma. Uno dei figli della donna, l’appuntato Giuseppe Beni, in missione di scorta ad un convoglio nel Mediterraneo durante la Seconda Guerra Mondiale, scrisse un diario annotandovi, tra l’altro, pensieri diretti alla madre e agli altri fratelli in armi. Il 18 maggio 1977, a Porto San Giorgio (Fm), anche la famiglia Beni ha pagato il suo tributo di sangue alla Patria: l’appuntato – medaglia d’oro al valor militare alla memoria – Alfredo Beni cadde in un conflitto a fuoco con alcuni malviventi.

Questi i nomi delle tavole:

  • Dopo Pastrengo
  • Il Padre di famiglia terrore dei briganti
  • Madre carissima
  • La battaglia di Adua narrata da un Ufficiale dei Carabinieri
  • Un biglietto alla famiglia dal Podgora
  • Il matrimonio, un aspetto importante per i suoi riflessi sul servizio
  • Le Stazioni, le tante case di una sola grande famiglia
  • Capofamiglia, Ufficiale e pastore barbaricino
  • La madre di Vittoriano
  • Gli amori di Salvo D’Acquisto, la famiglia e l’Arma
  • Un testamento d’amore
  • Dal carcere nazista “con indicibile amore”
  • Mamma Santuccia e i “suoi” 12 Carabinieri

Scarica qui tutte le pagine del Calendario Storico dei Carabinieri 2015

 

 

 

calendario, carabinieri

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