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Lavoro: superato, ma solo in parte, l’art. 18. Niente opting out. Scontro con Ncd. L’Ilva in mano pubblica per 36 mesi

Il Consiglio dei ministri
Il Consiglio dei ministri

ROMA – Adesso è ufficiale: l’articolo 18 è stato superato. Ma solo in parte.  Il Consiglio dei ministri ha approvato i decreti attuativi del Jobs Act, che disciplinano il contratto a tutele crescenti, la modifica dell’articolo 18 e i nuovi indennizzi in caso di licenziamento economico. Misure anche per l’Ilva di Taranto, e per la «proroga i contratti dei lavoratori precari delle Province», come ha annunciato  il ministro Marianna Madia su Twitter. «Con #superamentoprovince nessuno perde il posto e si danno migliori servizi ai cittadini». Non è stato approvato il cosiddetto «opting out», la misura che era stata richiesta da Ncd e dall’on. Sacconi che prevedeva un indennizzo per il lavoratore licenziato ma non il reintegro. Invece, se sarà dimostrata l’illegittimità del licenziamento, il dipendente potrà riprendere il suo posto.  Maurizio Sacconi di Ncd, che in precedenza aveva insistito su un netto superamento dell’articolo 18, ricollegandolo alla tenuta del governo, ha affermato: «Non si è introdotta quella clausola proposta dai liberalpopolari, presente in tutti i Paesi europei che hanno la reintegrazione, che consiste nella possibilità anche per il datore di lavoro condannato alla reintegrazione di optare per un adeguato indennizzo con sanzione aggiuntiva. Ne’ valgono opinabili ragioni formali. Proporremo la stessa soluzione in sede di parere parlamentare.» Il confronto viene perciò rinviato a un secondo momento.

Vediamo in sintesi le principali misure:

JOBS ACT : E’ stato disciplinato il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti con indennizzi legati all’anzianità di servizio. Si supera così di fatto, nella gran parte dei casi di licenziamenti illegittimi, il reintegro dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Viene esteso il sussidio di disoccupazione. Il testo ha invece escluso l’«opting out». Cioè viene esclusa la possibilità che le aziende impediscano a un lavoratore accusato ingiustamente di una mancanza di poter tornare a lavorare con il pagamento di un indennizzo maggiorato. Su questo aspetto insisteva Sacconi per Ncd. Per quanto riguarda l’indennizzo per i «licenziamenti economici», si va da un minimo di 4 ad un massimo di 24 mesi di retribuzione, nelle aziende sopra i 15 dipendenti. Per quelle più piccole resta la norma attuale (tra i 2,5 e i 6 mesi di retribuzione).

ILVA: L’Ilva di Taranto entrerà in amministrazione straordinaria secondo le norme della legge Prodi-Marzano per la ristrutturazione industriale delle grandi imprese. «Prevedo un intervento massimo dello Stato di 36 mesi», spiega il premier, secondo cui «la mano pubblica è fondamentale per salvare il polo industriale». Il decreto stabilisce il passaggio dalla gestione del commissario governativo Piero Gnudi a quella della nuova gestione, che affronterà i nodi, a partire dai finanziamenti per garantire già a gennaio gli stipendi dei 14.467 dipendenti del gruppo Ilva. Per farlo arriva un finanziamento di Cassa Depositi Prestiti garantita dal Tesoro e una newco partecipata da Fintecna.

decreti, Governo, Jobs Act


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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