Alfano, circolare ai prefetti: massima sorveglianza contro il terrorismo
ROMA – Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha inviato oggi una circolare a prefetti e questori di tutta Italia per organizzare settimanalmente delle riunioni tecniche di coordinamento sulla sicurezza e per raccogliere le indicazioni delle forze polizia per valutare gli obiettivi sensibili, per verificare se le misure protezione sin qui previste siano adeguate o se qualcosa vada spostato, centrato, rimodulato, migliorato sulla base delle indicazioni provenienti dal territorio.
Ha fatto l’annuncio lo stesso ministro Alfano, in collegamento con Sky Tg 24, sottolineando che tra i punti sensibili si annoverano soprattutto luoghi di culto e redazioni giornalistiche. Alfano ha però voluto precisare che l’Italia, sul fronte della lotta al terrorismo, ha “un sistema che fin qui ha funzionato molto bene, nessuno dice – ha ribadito – che vi siano minacce concrete specifiche, noi non abbiamo segni concreti di possibili eventi terroristici” anche se naturalmente “il livello di attenzione rimane massimo”.
GIUSTIZIA – Il ministro ha annunciato anche una serie di prossimi incontro con il ministro della Giustizia Orlando e con i vertici degli uffici giudiziari sulla possibilità di creare una super procura anti terrorismo, per trovare “la soluzione migliore” e ha spiegato di avere proposto di “inasprire le regole sul ritiro del passaporto e estendere l’applicazione delle misure di prevenzione personale a chi sia sospettato di terrorismo”.
WEB – Un altro versante su cui l’Italia sta lavorando è quello che riguarda il web e la comunicazione on line: “Stiamo attivando a livello europeo e nazionale una cooperazione forte con i colossi del web – ha detto Alfano – per dare strumenti più significativi a magistratura e forze dell’ordine per spegnere i provider di siti che abbiano al loro interno azioni di incitamento all’odio, reclutamento, veicolazione di messaggi terroristici. E’ un lavoro molto complicato – ha concluso – ma siamo di fronte a bestie pronte a compiere crimini ovunque e basta vedere la cronologia del terrore di questi anni per rendersi conto, da dove hanno colpito, che non ci sono luoghi specifici”.