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Firenze, il sindaco Nardella: «Affitto il Salone de’ Cinquecento: così non aumento le tasse»

Il salone dei Cinquecento durante il Gran Galà Ant
Una cena di gala nel Salone dei Cinquecento

FIRENZE – Come già in passato, torna a infuriare la polemica sull’affitto del Salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio a soggetti privati per eventi, party e manifestazioni.

Oggi, 6 febbraio, il sindaco Dario Nardella ha replicato alle accuse, che arrivano anche a mezzo stampa. «Il settore della moda crea opportunità vitali per Firenze in un momento di crisi e difficoltà – ha dichiarato Nardella -. Per questo sono convinto che concedere occasionalmente luoghi come Palazzo Vecchio o Forte Belvedere in cambio di cifre molto significative per il nostro bilancio comunale sia una scelta giusta».

«Oggi ho letto critiche secondo me piuttosto scontate, abbastanza ripetitive e molto ideologiche – ha insistito il sindaco – sulla decisione del Comune di permettere l’uso del Salone dei Cinquecento e di altri spazi di Palazzo Vecchio per due giorni al Salone Internazionale del Lusso. Durante lo svolgimento della manifestazione il Salone e il Museo di Palazzo Vecchio resteranno comunque aperti per i visitatori e la nostra amministrazione comunale riceverà 120 mila euro: 40 dei quali saranno destinati al recupero di un’opera d’arte, mentre i restanti 80mila serviranno a sistemare o ampliare le aree gioco di tre giardini molto frequentati dai bambini, e precisamente quelle dell’area Pettini Burresi, del parco dell’Anconella e del parco di San Donato».

«A me non sembra poco, anzi per il nostro bilancio iniziative come queste sono strumenti essenziali per non tagliare servizi e non aumentare le tasse ai cittadini», ha concluso Nardella.

Dario Nardella, palazzo vecchio, tasse

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