
Siena, adescavano minorenni sul web. Due arresti e 11 denunciati per pedopornografia

SIENA – Arrestate due persone e undici denunciate per pedopornografia dai Carabinieri di Siena. Tutto è partito dalla disperata denuncia di una madre nel maggio 2013, abitante in provincia di Siena, quando il figlio di 13 anni le aveva appena confessato di aver avuto «attenzioni di carattere sessuale» da un uomo, anche con sms dal contenuto chiaramente pedopornografico.
Sono state effettuate 13 perquisizioni domiciliari nelle province di Siena, Pisa, Caserta, Viterbo, Pavia, Modena, Milano, Verona, La Spezia, Trento e Roma, che hanno consentito di trovare riscontro all’ipotesi di pedopornografia svolta da diverse persone.
Agli arresti domiciliari è finito un uomo di 55 anni, residente in un piccolo borgo della provincia di Siena. Un altro di 34 anni residente a Teano (Ce) è stato invece portato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Attraverso social network avrebbero scambiato ingenti quantitativi di materiale pedopornografico (video e foto) con numerosi altri pedofili ed organizzato incontri omosessuali con soggetti minorenni dopo averli adescati. La successiva attività sotto copertura, autorizzata dalla Procura distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, e svolta con il contributo tecnico ed in coordinamento con il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze, confermava l’esistenza di un consistente scambio di dati telematici tra l’indagato ed almeno altri 12 soggetti: per oggetto non c’era solo lo scambio di video ed altro materiale a contenuto pedopornografico – realizzato anche mediante impiego di minori intorno ai 10 anni di età – ma anche la condivisione di contatti con minori precedentemente adescati per l’opportunità di incontri a fini sessuali.
AGGIORNAMENTO ORE 15.18
IL MOVIMENTO GENITORI: «CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE»
In una nota il Moige, Movimento italiano dei Genitori, commenta che «quanto accaduto a Siena è abietto. La pedofilia è un sopruso squallido e violento, che minaccia fisicamente e psicologicamente l’integrità e l’innocenza dei minori. Esprimiamo tutto il nostro apprezzamento per le indagini condotte dai Carabinieri e dalla Polizia Postale, che con il loro intervento hanno smascherato questa vergognosa attività. Ci costituiremo parte civile nel processo contro i protagonisti di questi atti deplorevoli».
«Invitiamo sempre i genitori – prosegue il Moige – a seguire l’esempio della madre di uno dei bambini coinvolti, denunciando presso gli uffici Minori della questura, ogni significativo indizio di adescamento ai danni dei propri figli. Noi continueremo a essere in prima fila nella scuole e nei luoghi di aggregazione minorile, per prevenire ed aiutare i nostri ragazzi. Inoltre siamo a disposizione di tutti i genitori per info e segnalazioni, attraverso il nostro numero verde 800.93.70.70».