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Immigrazione: l’Ue e gli stati del Nord Africa preparano un piano per frenare l’invasione dei migranti

Federica Mogherini
Federica Mogherini

BRUXELLES – La Commissione Ue dopo le recenti critiche e gli ultimi eventi dolorosi che hanno portato alle ulteriori morti di migranti nel mediterraneo ha finalmente deciso un’accellerazione, promettendo che nel prossimo maggio diffonderà la sua Agenda per l’immigrazione. Questo documento dovrebbe prevedere (meglio tardi che mai) soluzioni «concrete» per rendere più efficace l’asilo, gestire meglio l’immigrazione legale, combattere quella irregolare, rinvigorire la protezione delle frontiere esterne.

CONSIGLIO – Lunedì il Consiglio dei ministri degli Esteri discuterà per la prima volta il nuovo dossier sull’ immigrazione. In vista del dibattito, Lady Pesc, Federica Mogherini, e il commissario agli Affari interni, Dimitris Avramopoulos, hanno scritto ai ministri invitandoli a riflettere sulla necessità di avviare «una forte azione politica e una risposta operativa». Possibilmente rapida e solidale.

COOPERAZIONE – La cooperazione con i Paesi di origine e transito è il primo punto da mettere a fuoco. Si prevede di «definire progetti pilota» lungo le vie delle migrazioni, spingendo i Paesi interessati a dotarsi di adeguate strutture per investigare i casi di tratta e perseguire i trafficanti. In parallelo, si auspica la creazione di «un sistema di scambio di informazioni sulle migrazioni legali». Bisogna lavorare insieme, dialogare, capirsi, attuare mezzi di “caccia ai criminali”, punire i malfattori. Studiare «piani di rientro», approfondire il sistema più efficace per il trasferimento di rifugiati da un Paese all’altro.

FONDI – Dovrà essere migliorato l’utilizzo degli strumenti finanziari esistenti – come i programmi di sviluppo regionale – che saranno orientati anche a organizzare attività di blocco dei clandestini e del traffico di esseri umani. In cooperazione con l’Alto commissariato Onu per i rifugiati, inizialmente il focus potrebbe essere puntato su Tunisia, Libano, Giordania e Turchia, Paesi che hanno compiuto rilevanti sforzi di accoglienza e assistenza. L’Unhcr – l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati – secondo l’inglese «Guardian», avrebbe scritto a Mogherini e Avramopoulos di avere «un piano pilota» per trasferire migliaia di profughi siriani dal sud al Nord dell’Europa, in particolare, dall’Italia al resto dell’Ue. E questa è un’ottima notizia per il nostro Paese che da tempo chede un’azione di questo tipo, alla quale gli Stati interessati hanno fatto sempre orecchie da mercante.

COORDINAMENTO – L’azione dell’Ue e degli Stati membri deve essere potenziata e migliorato il coordinamento delle attività, anche con la partecipazione degli Stati di provenienza dei migranti. e’ questo il messaggio che verrà lanciato dai Ministri europei. Nel breve Frontex e Triton cercheranno di contenere le perdite (umane), ma Bruxelles avverte che serve di più. E, se possibile, presto e bene.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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