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Firenze: fermato con l’accusa di omicidio il compagno di Irene Focardi, la donna ritrovata in un sacco alle Piagge

Irene Focardi
Irene Focardi

FIRENZE – Davide Di Martino, il compagno di Irene Focardi, l’ex modella fiorentina scomparsa dal 3 febbraio, è finito in carcere con l’accusa di omicidio. Per l’uomo il pm ha firmato il decreto di fermo. Il cadavere della donna è stato trovato domenica dentro un sacco nero, in un fosso vicino all’abitazione di Di Martino. L’uomo si trovava già ai domiciliari per scontare una pena a tre anni e nove mesi per maltrattamenti.

Il processo era nato proprio dalle violenze subite da Irene. Nonostante questo, i due avevano continuato a frequentarsi. Ieri, quando l’autopsia ha confermato che il cadavere trovato domenica era quello di Irene, la casa di Di Martino è stata a lungo perquisita dagli uomini della mobile e della scientifica della questura di Firenze. Nella notte è poi scattato il fermo. Di Martino si trova adesso nel carcere di Sollicciano.

AGGIORNAMENTO 10:12

Dei sacchi neri simili a quello dove era il corpo di Irene Focardi sono stati trovati nell’abitazione di Davide Di Martino, arrestato con l’accusa di omicidio. È uno dei dettagli delle indagini. Per l’arresto, gli inquirenti hanno valutato anche il tipo di lesioni trovate sul cadavere – le indiscrezioni trapelate ieri parlavano di fratture al cranio e alle costole – e i precedenti fra i due: Di Martino si trovava già ai domiciliari per maltrattamenti.

AGGIORNAMENTO 11:57

«Gravi indizi di colpevolezza» a carico di Davide Di Martino per la morte dell’ex convivente Irene Focardi: così il procuratore Giuseppe Creazzo ha spiegato i motivi del fermo scattato la notte scorsa per l’uomo, ora in carcere, nell’ambito delle indagini sulla scomparsa della Focardi. «Di Martino è accusato di omicidio volontario, maltrattamenti aggravati dalla morte e occultamento di cadavere – ha detto Creazzo – Ci sono stati riscontri investigativi, rinvenimenti e testimonianze a suo carico». «Il cadavere di Irene Focardi ha il cranio sfondato e altri gravissimi traumi che hanno dato esito mortale», ha aggiunto Creazzo. «Ma ci sono segni sul corpo anche di arma da taglio e stiamo cercando un coltello di piccole dimensioni». Creazzo ha anche detto che «le indagini hanno avuto nelle ultime ore un’evoluzione rapida. Di Martino era a conoscenza, anche date le perquisizioni ricevute da parte della polizia, di alcuni elementi investigativi e temevamo che sfuggisse. Per questo è stato disposto il fermo in carcere».

Da quanto ha riferito il procuratore capo di Firenze in una conferenza stampa stamani 1 aprile, la ex modella Irene Focardi aveva un permesso per poter recarsi a casa del Di Martino, agli arresti domiciliari perché condannato per i maltrattamenti inflitti a lei stessa. Anche per questo motivo la donna il 2 febbraio scorso si era recata a cena dall’ex fidanzato, potendolo avvicinare. I vicini udirono un litigio molto acceso. Poi la donna scomparve nel nulla, fino al ritrovamento del povero corpo martoriato domenica scorsa 29 marzo.

Qualche giorno dopo la cena comune fra i due, lo scorso 2 febbraio, è stato ricordato a margine della conferenza stampa, Davide Di Martino avrebbe detto a un familiare «Irene non c’è più, è andata via». È in questo periodo che l’attenzione degli investigatori sulla vicenda aumenta, considerato il trascorso di pesanti maltrattamenti che Di Martino aveva inflitto alla donna e per i quali è stato già condannato e messo agli arresti. Risale al 18 marzo la denuncia di scomparsa da parte della madre di Irene Focardi. È una fase in cui più volte la polizia ha perquisito la casa di Di Martino e lo ha interrogato.

Dal canto suo Davide Di Martino, dopo l’arresto scattato alle 3 di notte «non ha parlato, non ha detto nulla, si è chiuso nel silenzio», ha detto ancora il procuratore Creazzo. Già ieri, si è appreso in procura, Di Martino durante l’ultima lunga perquisizione ricevuta da personale della Squadra mobile di Firenze aveva dichiarato di non voler parlare, di non voler dire altro anche se fosse stato interrogato.

Al termine di questa mattina i magistrati della procura che si occupano del caso restano in attesa della relazione completa dell’autopsia sul cadavere di Irene Focardi per trarre ulteriori elementi sul modo in cui è morta, anche se risulta già chiaro che è stata uccisa con percosse e colpi violenti. Non è escluso che l’assassino possa aver utilizzato un oggetto per colpirla, che potrebbe essere tra i reperti sequestrati ieri nell’ultima perquisizione fatta a Di Martino.

AGGIORNAMENTO ORE 12:33

Stando a ciò che emerge dalle indagini, l’appartamento e la cantina di Davide Di Martino nelle settimane scorse sono state perquisite più volte dalla polizia senza che gli investigatori trovassero alcuna traccia del corpo della donna scomparsa. Secondo gli inquirenti Di Martino potrebbe aver ucciso Irene Focardi e subito nascosto il cadavere nel terreno vicino a casa sua, dove poi è stata ritrovata, mettendolo in un sacco da rifiuti rimasto fuori dalla vista delle persone a causa della vegetazione. Qualche giorno fa il terreno è stato pulito per normali lavori di campagna e probabilmente grazie a questa attività il sacco è stato poi notato da alcuni passanti che hanno dato l’allarme vedendo fuoriuscire un braccio.

L’altra ipotesi è che qualcuno, ovvero lo stesso Di Martino, abbia trascinato il sacco lì in un secondo momento: ipotesi avvalorata dal fatto che il terreno era stato comunque perlustrato anche dalla polizia ed è vicino alle case, per cui sembra strano che per settimane nessuno abbia notato qualcosa. Tra gli accertamenti in corso, c’è anche quello per stabilire, o escludere, che Di Martino possa aver occultato il cadavere in un altro luogo e poi sotto la pressione delle indagini lo abbia spostato nel campo allontanandolo dal palazzo dove abita. Per queste operazioni non viene escluso che, considerato anche il peso da spostare, qualcuno potrebbe averlo aiutato.

AGGIORNAMENTO ORE 16:11

Nel sacco di plastica nero in cui era stato messo il cadavere di Irene Focardisono stati trovati dei calzini dello stesso modello e della stessa taglia di quelli usati da Davide Di Martino. Secondo gli investigatori per disfarsi del cadavere Di Martino ha usato un sacco di quelli che utilizza abitualmente per riporre la biancheria sporca dimenticandovi, all’interno, i calzini. E ieri nella perquisizione dell’abitazione di Di Martino la polizia ha sequestrato dei calzini identici per modello, taglia e tessuto. Gli agenti li hanno trovati in un sacco identico a quello che è stato usato per occultare il cadavere. Tra gli altri oggetti sequestrati, ci sono un coprimaterasso che non era stato trovato nelle precedenti perquisizioni, e una maglietta bianca con tracce ematiche latenti.

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