Livorno, incidente mortale al porto: inchiesta per omicidio colposo
LIVORNO – La procura di Livorno ha aperto stamani 26 agosto un fascicolo per omicidio colposo, al momento senza indagati, per fare piena luce sulla morte diGabriele Petrone, 38 anni, di Mugnano (Napoli),membro dell’equipaggio della nave oceanografica Urania.
L’uomo ha perso la vita a bordo, a causa dello sbandamento improvviso della nave su un fianco in porto a Livorno, nel bacino galleggiante Mediterraneo. Nel momento in cui la nave stava per essere messa in galleggiamento, un puntello della struttura ha ceduto di netto, determinando una forte inclinazione dell’Urania, e il caos fra i marinai. Fusti, barili e altri materiali sono scivolati a gran velocità e hanno schiacciato Petrone, ferendo diversi suoi colleghi.
Il fascicolo aperto dalla procura labronica è aggravato dalle lesioni agli altri marittimi: si sono contati alla fine 12 feriti, dei quali il più grave è un 45enne di Gela. Adesso nave e bacino sono sotto sequestro.
E il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, ha proclamato il lutto cittadino, che si avrà nella data in cui saranno stabiliti i funerali del marittimo Gabriele Petrone. «La tragedia che si è consumata ieri nel cantiere dove ha perso la vita un lavoratore e sono rimasti feriti altri 12 suoi colleghi, mi riempie di profondo dolore e di rabbia – ha dichiarato Nogarin -. Dolore per i familiari di Gabriele Petrone, ai quali vanno le mie più sentite condoglianze, e rabbia di fronte al verificarsi di un evento inaccettabile come la morte di un uomo sul proprio luogo di lavoro».
AGGIORNAMENTO ORE 20.35
La Asl di Livorno è pronta ad attivarsi per corrispondere alla famiglia della vittima dell’incidente nel porto di Livorno, presso la nave oceanografica Urania, l’indennizzo economico di sostegno previsto dalle norme regionali. L’Azienda sanitaria informerà in tal senso i familiari del lavoratore deceduto, Gabriele Petrone, 38 anni, di Mugnano (Napoli), che potranno così presentare la richiesta per avvalersi dei benefici della legge.