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Firenze: Renzi-Netanyahu, vertice blindatissimo in Palazzo Vecchio. Impegno contro il nemico comune: il terrorismo

Renzi e Netanyahu a Palazzo vecchio
Renzi e Netanyahu in Palazzo vecchio

FIRENZE – A partire dalle 21 un Palazzo Vecchio blindatissimo ha ospitato l’atteso incontro fra il nostro premier Matteo Renzi e quello israeliano Benjamin Netanyahu, che è stato accolto con gli onori tradizionali fiorentini, il suono delle ‘chiarine’, nel cortile di Michelozzo, che affaccia su piazza della Signoria. Tra le autorità presenti, oltre ovviamente al sindaco Dario Nardella, anche l’ambasciatore italiano in Israele, Francesco Maria Talò. Ingente lo spiegamento di forze dell’ordine: i controlli di sicurezza su ospiti e giornalisti sono affidati in larga parte a personale israeliano che applica lo stesso protocollo vigente a Gerusalemme, con camere, cavi, cavalletti, batterie e ogni singolo componente dell’attrezzatura, prima controllato manualmente, e poi passato sotto un metal detector giunto appositamente da Israele. La serata si è conclusa con la gran cena all’Enoteca Pinchiorri.

RENZI – Renzi accoglie l’ospite proclamando l’amicizia e l’unione dei due popoli e la comune lotta al terrorismo: Ci unisce una forte comunanza di valori, innanzitutto per la pace e contro il terrorismo e la barbarie. Questo vale ancora di più in una fase molto difficile per tutto il Medio Oriente e l’Italia è con Israele per riportare la pace in tutta la regione”.

NETANYAHU – Conferma Netanyahu: “La civiltà è sotto assedio dello stato islamico militante che vuole catturare il mondo, ma c’e’ anche un altra minaccia: lo stato islamico dell’Iran” il cui programma nucleare ha scopi “non civili ma militari”. “E’ un grande pericolo per il futuro quello che viene dallo stato islamico dell’Iran”. E continua “Possiamo espanderci insieme nel settore scientifico, della ricerca, dell’agricoltura e questo ci aiuterà nella comune lotta al terrorismo”: così il premier israeliano Benjamin Netanyahu rivolgendosi al presidente del consiglio Matteo Renzi. “C’è una regola semplice che è fondamentale per il futuro delle nostra società: il futuro appartiene a chi innova e in questo l’Italia è sempre stata fantastica”.

IMMIGRAZIONE – Quindi si rivolge direttamente al nostro premier: “Primo ministro Renzi, rendiamoci conto che il mio ed il tuo Paese possono fare molto. Rendiamoci conto che cosa si sta subendo adesso con l’immigrazione illegale: migliaia di persone che partono in tutti i momenti dalla Libia, dall’Africa del Nord. E’una tragedia ed è anche una sfida”. “Vogliamo vedere il mondo in futuro, il mondo dei nostri bambini, che sia un mondo sicuro, un mondo di pace e di prosperità.- ha aggiunto Netanyahu – Quindi vogliamo vedere quello che possiamo fare noi e voi, insieme, in amicizia, un’amicizia sempre crescente che credo possa essere di vantaggio sia a noi che a voi, cioè l’un l’altro ma soprattutto di vantaggio per il mondo intero.”

Con queste parole di amicizia e di strategia comune, divergente forse solo sul tema del nucleare iraniano, si conclude questo quarto incontro in pochi mesi fra i due leader. Firenze ha forse posto un altro tassello sulla via della pacificazione.

CENA – Al termine cena ‘blindata’ dei due leaders con le rispettive signore: mezzi di polizia e carabinieri presidiano in forze la zona attorno all’enoteca Pinchiorri, a due passi da Santa Croce. Tanto che la strada sulla quale affaccia il locale e’ stata chiusa da entrambi i lati così da creare una sorta di zona rossa, presidiata anche dall’alto, con gli elicotteri.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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