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Firenze, Uffizi. L’ex direttore Natali: «Il mio successore Schmidt? Si cerchi un buon medico…»

L'ex Direttore degli Uffizi, Antonio Natali
L’ex Direttore degli Uffizi, Antonio Natali

FIRENZE – Conto alla rovescia per il passaggio delle consegne fra il vecchio e il nuovo direttore degli Uffizi. Antonio Natali, scalzato dal suo posto dopo la vittoria del concorso internazionale (previsto dalla riforma Franceschini) da parte del tedesco Heike Schmidt, si prepara a lasciare le «chiavi» del maggiore museo di Firenze, uno dei più importanti del mondo, al suo successore, atteso a pieno ruolo nell’incarico entro il mese di ottobre.

Natali, già protagonista di una secca polemica col premier Matteo Renzi (venderò cara la pelle, aveva detto), si definisce adesso sereno. Anzi «serenissimo». Un pò come i Dogi di Venezia. Così, rispondendo alle domande dei giornalisti, oggi 14 settembre, l’ex direttore fa sapere di sentire «costantemente» il suo successore, come ha raccontato ai cronisti a margine della presentazione del riallestimento di otto sale dedicate al secondo Quattrocento.

Eike Schmidt, nuovo direttore della Galleria degli Uffizi
Eike Schmidt

«Io cerco di rispondere alle sue domande – ha detto – che sono domande di natura pratica, e gli consiglio qualche attenzione da avere, di trovare un buon medico che lo assista in questo incarico che gli è stato dato, che a me pare sproporzionato, soprattutto sproporzionato perché se si deve fare il lavoro per i Nuovi Uffizi il tempo per badare a 11 musei di questa importanza credo che sia poco. Io personalmente probabilmente non ce l’avrei fatta, quindi è meglio che sia stato scelto lui».

Natali ha poi spiegato le ragioni della «serenità» con cui sta affrontando questa svolta. «Per esempio io ieri, siccome ho una certa età ed è per questo che vengo sostituito credo, io ieri ero a casa e aspettavo una partita di basket da vedere in tv e ad un certo punto è scoppiato quella specie di uragano. Ho pensato ‘madonna santa ora chissà nelle sale nuove cosa può succedere’. Io non ne posso più di questi stati d’animo. Credo che le mie notti ci guadagneranno e forse anche i miei giorni perché ho il tempo finalmente per studiare. Per essere sereni bisogna che la coscienza sia a posto e io ce l’ho a posto».

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Domenico Coviello

Giornalista

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