Skip to main content
Castello di Montauto, all'Impruneta (Fi)

Tasse e Imu, a Firenze e Genova il maggior numero di castelli e ville di lusso

Il castello di Tavolese, nel Chianti fiorentino
Il castello di Tavolese, nel Chianti fiorentino

FIRENZE – E’ Firenze, insieme a Genova, la provincia dove è più alta – in termini assoluti e relativi – la concentrazione degli oltre 74.400 immobili di lusso presenti in Italia che garantiscono alle casse dei Comuni poco più di 91 milioni di euro all’anno di Imu.

A monitorare il numero e la ripartizione geografica delle abitazioni signorili, delle ville e dei castelli presenti nel nostro paese è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre.

In cima a questa singolare graduatoria troviamo la provincia di Firenze con 6.488 abitazioni di lusso equivalenti a 126,6 abitazioni di pregio ogni 10 mila abitazioni. Per quanto riguarda la Toscana seguono Prato (774 – 70,0); Siena (844 – 53,1); Arezzo (729 – 38,7); Grosseto (423 – 24,6); Pisa (476 – 21,6); Pistoia (295 – 18,8); Lucca (434 – 18,4); Livorno (232 – 10,8), chiude Massa (128 – 10,8).

A livello nazionale segue la provincia di Genova che ne conta 6.175 (111,6 ogni 10.000 abitazioni). Nell’ultimo gradino del podio compare Trieste: la provincia giuliana presenta 1.224 abitazioni di lusso e 85,8 ville/palazzi ogni 10.000 abitazioni.

In termini assoluti, comunque, dopo Firenze e Genova la Cgia segnala il risultato di Milano, che ne presenta 4.210, di Roma con 4.198 e di Torino con 4.192.

Le province meno coinvolte a livello nazionale sono quelle di Potenza e di Oristano che presentano rispettivamente 5 e 4 immobili di pregio.

A livello regionale, infine, sono gli immobili di lusso presenti in Lombardia a garantire il gettito Imu più forte, con 17,8 milioni. Seguono la Toscana con 13,5 milioni e il Lazio con 12 milioni di euro

Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741