Riforma costituzionale: Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), speriamo tanti no al referendum


ROMA – L’Anpi condivide le critiche alla riforma costituzionale del governo Renzi mosse nel documento recentemente sottoscritto da vari presidenti emeriti della Consulta – tra i quali Valerio Onida – e numerosi docenti e studiosi di diritto, come Carla Carlassare, e auspica che i cittadini riflettano sull’imminente referendum e vadano informati alle urne, a votare ‘no’, sulla base di una informazione corretta e completa che spesso i mass media non danno in modo sufficiente. «Il documento – scrive il presidente dell’Associazione nazionale dei partigiani, Carlo Smuraglia – esprime una critica, non preconcetta e non ‘conservatrice’, al testo della riforma, argomentando con serietà ed adducendo ragioni di merito; e si tratta di costituzionalisti insigni e non aprioristicamente schierati, trattandosi di studiosi di grande valore. Dunque, non è tutto così semplice, come vorrebbe il Governo (che, peraltro, da questa materia costituzionale dovrebbe restare estraneo)».
«Siamo, dunque, legittimati, almeno a ‘dubitare’, prosegue Smuraglia, aggiungendo che è possibile anche che su qualche considerazione contenuta nel documento non si sia del tutto d’accordo, ma questo non è rilevante, perché ciò che conta è che c’è materia di discussione e soprattutto c’è motivo di riflettere».
Ad avviso del presidente dell’Anpi, la presa di posizione dei costituzionalisti «dovrebbe indicare ai tanti cittadini e cittadine ancora ignari o poco cogniti, i reali contenuti ed i gravi difetti di questa (per noi improvvida e inaccettabile) riforma. Si tratta di una importante riforma costituzionale e dunque si deve andare a votare, ma è giusto andarci informati e consapevoli. Tutto qui. Da parte nostra, faremo il possibile per aiutare a capire, prima ancora che a convincere, persuasi come siamo che tali e tante siano le buone ragioni per opporsi ad un simile stravolgimento della Costituzione, che basta la loro conoscenza per decidere come votare (ed è augurabile che ci siano tanti NO ad una riforma come questa)», conclude Smuraglia nella newsletter dell’Anpi pubblicata oggi.
