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Equitalia: operazione zero cartelle per Natale, sospesa consegna dal 24 dicembre all’8 gennaio

ROMA – Niente cartelle a Natale. Equitalia ha congelato 380 mila atti di riscossione, quasi tutte le richieste in consegna tra il 24 dicembre fino all’8 gennaio. Saranno notificati solo alcuni atti inderogabili, ad esempio quelli vicino alla prescrizione, in buona parte attraverso la posta elettronica certificata. Il provvedimento è stato firmato dall’amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini. «È un time out, una sospensione – spiega – che rientra nel quadro di riforma di un sistema di riscossione che deve essere più dalla parte dei cittadini e non contro».

L’operazione, denominata zero cartelle, si inserisce nel percorso di miglioramento del rapporto fisco-contribuenti che negli ultimi mesi ha portato già diverse innovazioni tra cui quella digitale, dal nuovo portale fino alla app Equiclick, per la prima volta ha visto una prima lieve flessione di contribuenti che si recano agli sportelli del Gruppo, al netto della novità della definizione agevolata che, come previsto dalla legge, porterà il primo step di riscossione soltanto da luglio 2017.

Tra le novità di questi mesi, il progetto cartella amica, che prevede il piano di rateizzazione dei propri debiti già riportato in un semplice modulo all’interno della stessa lettera, il servizio Se Mi Scordo che avvisa i contribuenti con un sms sul cellulare o tramite email dell’arrivo di una nuova cartella o se non sono regolari le rate.

A questi si aggiungono anche i nuovi servizi sul portale www.gruppoequitalia.it, l’attivazione di pronto Equitalia il numero telefonico unico 060101, semplice e diretto per telefoni fissi e mobili, la corsia preferenziale per chi è in pensione col progetto +65, la domiciliazione bancaria per i pagamenti e l’uso massivo della posta elettronica certificata obbligatoria per le notifiche.

Ruffini ha anche affermato che «c’è ancora molto da fare e i prossimi mesi fino alla radicale trasformazione che entrerà in atto da luglio 2017, saranno impegnativi e complessi ma è un percorso di modernizzazione e di cambiamento che deve essere sviluppato, per poter offrire ai contribuenti un nuovo modello e servizi efficienti e semplici. Un percorso che stiamo attuando, grazie anche alla preziosa collaborazione con i due azionisti di riferimento, Agenzia delle entrate e Inps e con l’indispensabile confronto con il Ministero delle Finanze».

 

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