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Autostrade: aumentano dello 0,77% i pedaggi, dal 1 gennaio 2017

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ROMA – Raffica di aumenti in arrivo per i pedaggi autostradali, con un rincaro medio sull’intera rete dello 0,77% e punte sul Tronco A4 (+4,60%), sulla Torino-Savona (+2,46%) e Bre.be.mi (+7,88%) e un +0,64% sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia. Lo annuncia il ministero delle Infrastrutture e Trasporti: «l’aggiornamento annuale delle tariffe deriva dall’applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007.

Per le Autostrade che interessano la Toscana questi gli aumenti: Autostrade per l’Italia + 0,64; SAT + 0,90; Autocamionale della Cisa S.p.A. +0,24%;

Firmati i Decreti Interministeriali di concerto tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, questi gli adeguamenti riconosciuti:

-Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%;

-ATIVA (Torino Ivrea Valle d’Aosta) S.p.A. 0,88%;

-Autostrade per l’Italia S.p.A. +0,64%;

-Autostrada del Brennero S.p.A. 0,00%;

-Autovie Venete (Venezia-Trieste) S.p.A. +0,86%;

-Brescia-Padova S.p.A. +1,62%;

-Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%;

-CAV S.p.A. +0,45%;

-Centro Padane S.p.A. 0,00%;

-Autocamionale della Cisa S.p.A. +0,24%;

-Autostrada dei Fiori S.p.A. 0,00%;

-Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. +1,50%;

-Tangenziale di Napoli S.p.A. +1,76%;

-RAV S.p.A. (Raccordo Autostradale Valle d’Aosta) +0,90%;

-Società Autostrada Ligure Toscana S.p.A. 0,00%;

-Società Autostrada Tirrenica p.A. +0,90%;

-Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 0,00%;

-SATAP S.p.A. Tronco A4 +4,60%;

-SATAP S.p.A Tronco A21. +0,85%;

-SAV S.p.A. 0,00%;

-SITAF (A32 Torino-Bardonecchia) S.p.A. 0,00%;

-Torino-Savona S.p.A. +2,46%;

-Strada dei Parchi S.p.A. +1,62%;

-Bre.be.mi. +7,88%,

-Tangenziale Esterna di Milano A58+1,90%

-Pedemontana Lombarda +0,90%.

Il Mit spiega che la successione delle norme ha dato luogo a sei differenti regimi tariffari oltre specifiche fattispecie che tengono conto, pur con diverse modalità, «dei parametri legati all’inflazione (programmata o reale), alla qualità, al recupero della produttività nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati». In particolare per quanto attiene la spesa per investimenti, «sono stati considerati gli importi sostenuti dalle società nel periodo compreso tra il primo ottobre 2015 ed il 30 settembre 2016, pari a 764,183 milioni di euro di cui, 399,051 milioni di euro sono stati riconosciuti ai fini della remunerazione».

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