Europa League: la Fiorentina vince in Germania con un gran gol di Bernardeschi (0-1). Un piede negli ottavi. Pagelle
MOENCHENGLADBACH – Grandissimo Bernardeschi. La sua punizione magica, quasi alla fine di un primo tempo ricco di sofferenza per i viola, dà alla Fiorentina la vittoria nella partita di andata dei sedicesimi di Euroleague. Buon compleanno, caro Federico!. Ventitrè anni festeggiati alla grande. Con un eurogol che merita di entrare di diritto nelle sigle televisive. Una vittoria preziosissima, da non dissipare nel ritorno, giovedì 23 febbraio a Firenze. L’ipoteca sul passaggio del turno, la Fiorentina l’ha messa. Ora deve saldare il conto a questo Borussia che non è eccezionale, ma che, va detto, l’ha fatta soffrire parecchio. E che può recriminare, diciamolo senza reticenze, su un calcio di rigore non concesso dall’arbitro spagnolo per un fallo netto, in area, di Maxi Olivera su Hermann. Il Borussia ha colpito anche un palo. E Tatarusanu è stato, ancora una volta, fra i migliori in campo. La concorrenza di Sportiello, evidentemente, gli fa bene. Ma detto tutto questo, bisogna ancora una volta tornare sui diffeti della squiadra: i soliti. Un Sanchez che soffre a fare il terzino destro, un Maxi Olivera che, da esterno sinistro, non spinge e non sa difendere (fortunato nell’intervento da rigore su Herman che gli poteva costare anche l’espulsione). Eppoi Tello: invisibile, impalpabile, inesistente. E naturalmente insufficiente. Kalinic? Mmh, non è mai stato incisivo. Nel finale ha lasciato il posto a Babacar ancora inefficace. E allora? Morale alto, altissimo, per una vittoria insperata che cancella un altro pezzetto della sciagurata sconfitta di Roma. Ma che non basta ancora per riabilitare la Fiorentina. Domenica sera, a San Siro contro il Milan, servirà un’altra impresa.
TATARUSANU – Gioca Tello, quindi c’è qualche rischio in fase di copertura, ma Sousa ha voluto scommettere sullo spagnolo al posto di Federico Chiesa. Fiorentina in maglia rossa, Borussia in tenuta scura con strisce verdi. Avvio guardingo. La Fiorentina sembra ben messa, corridoi chiusi, ma poco incisiva. Idem per quanto riguarda il Borussia. C’è molto timore da una parte e dall’altra. Borja svaria, gioca alle spalle di Kalinic ma è pronto a scalare per dare una mano. Ritmi bassi, ma improvvisamente (14’) Hazard serve Hermann, lasciato solo in area. Per fortuna Tatarusanu c’è. Mura l’attaccante e recupera il pallone. Sapete una cosa? L’arrivo di Sportiello deve aver fatto bene al buon Tata. Poi Fiorentina graziata per un atterramento di Hermann da dietro da parte di Maxi Olivera. Prende il pallone ma il tedesco viene falciato. Rigore. L’arbitro non fischia. Non succede quasi mai. Il problema è che la difesa viola si apre come un libro con troppa facilità. Borussia che spinge, Fiorentina schiacciata e, soprattutto, incapace di pungere e di arrivare a tirare in porta, oltre che assai imprecisa nel fraseggio a metà campo.
BERNARDESCHI – Il problema? Tello non copre la sua parte, Fiorentina vulnerabile dalla sua parte di campo. Solita storia. Altro pericolo (29’), su punizione neutralizzata da Tatarusanu. Kalinic prima non riesce ad agganciare un buon pallone, poi (36’) Vecino serve di nuovo Kalinic anticipato al limite dell’area, di testa, dal portiere Sommer. Ma il Borussia si mangia clamorosamente un’altra occasionissima: Stindl da centro area, quasi un rigore in movimento, tira altissimo. Uff… che paura! Non basta: Hermann va via benissimo, cross al centro e Johnson prende il palo. Quanta sofferenza! Ma la legge del calcio è spietata: gol sbagliato e gol subìto. Fiorentina incredibilmente in gol. Punizione dalla trequarti su Bernardeschi per i viola. Batte Federico Bernardeschi che infila magistralmente il pallone nell’angolo alto, alla destra di Sommer. Che gran gol, che bel ventitreesimo compleanno caro Federico! Palla al centro eppoi tutti negli spogliatoi.
BORJA – Che dire? Fiorentina fortunatissima. E anche graziata dall’arbitro, ma il calcio è questo. Chi sbaglia paga e il Borussia si è mangiato il mangiabile. Però Sousa deve trarre indicazioni da questo primo tempo. Dove sono riemersi i due grandi problemi di questa Fiorentina: la mancanza di un vero difensore in fascia destra e l’inefficacia di Maxi Olivera in fascia sinistra. Oltre a Tello: inguardabile. Di positivo c’è il gol di vantaggio, la magnifica punizione di Bernardeschi, un Federico grande protagonista sulla scena europea. In avvio di ripresa Fiorentina che sembra più vivace , ma soffre sempre nelle ripartenze tedesche. Tello e Maxi Olivera mostrano più buona volontà, ma le carenze strutturali dei due giocatori vengono fuori. Hermann mette scompiglio nella difesa viola. E al 15’ Jonhson spreca un altro gol, non riesce a sfruttare un mezzo liscio di Gonzalo. Ma la Fiorentin rende il favore: al 18’, dopo una galoppata di Tello, Borja non riesce a metterla dentro dal limite dell’area piccola.
BABACAR – Sousa sostituisce Bernardeschi con Cristoforo. Vuole dare evidentemente più tono al centrocampo, ma non so se è una scelta giusta. Fra l’altro Bernardeschi non potrà giocare (squalificato) domenica a San Siro contro il Milan, quindi avrebbe potuto spremersi un po’ di più. Il Borussia gioca un’altra carta: dentro un’altra punta, Drmic. Fuori Jantschke. Secondo cambio anche nella Fiorentina: esce Kalinic ed entra Babacar. Logico? Anche sì, perchè la Fiorentina non potrebbe, stasera, sopportare le due punte. Soffre ancora, la Fiorentina. La difesa deve arrabattarsi alla meglio, con rilanci avventurosi, ma d’altra parte non ci sono molte possibilità di far gioco. Hazard ci prova da tutte le posizioni: per fortuna difetta parecchio nella mira. Sousa fa finalmente una scelta lo gica per tutti: fuori Tello e in campo Tomovic. Retroguardia più folta. L’augurio? Che il buon Tomo non sbagli. Tre minuti di recupero. Borussia all’attacco a testa bassa. Tatarusanu para bene un colpo di testa di Vestergard. Viola in avanti, Babacar tiro sterile. Ma serve ad allentare la morsa. E arrivare al 93’. Con la vittoria sofferta, ma meritata della Fiorentina in Germania. Esultano i 1.500 tifosi viola arrivati nel nord della Germania, davanti ai quali vanno a saltare e a prendersi l’applauso i giocatori viola.
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Pierluigi
A parte la prodezza di Bernardeschi, visto il primo tempo, mi permetto di citare il vecchio proverbio campigiano che dice:
“contro il cu** e la corrente non c’è forza competente”.
Speriamo che regga anche per la partita di ritorno!