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Pazza Fiorentina: sbaglia un rigore (con Berna…fischi) poi rimonta, soffre e batte l’Inter: 5-4. Pagelle (Foto)

Babacar: doppietta e grande partita

FIRENZE – Lo stinco di Astori, al 93’, ribatte il pallone sulla linea, evitando un pazzesco 5-5. Così la Fiorentina vince una partita davvero rocambolesca contro l’Inter: 5-4. L’ho detto e lo ripeto: la Fiorentina è da schiaffi (metaforici, naturalmente)! Nella serata più difficile, e dopo un clamoroso errore di Bernardeschi (ora è Berna… fischi) dal dischetto del rigore sull’1-2, rifila una cinquina all’Inter. Va sul 5-2 e rischia di farsi rimontare. Ma si batte con foga leonina per portare a casa un successo che può non servire ad andare in Europa (a meno di un miracolo empolese a Milano), però offre una delle poche soddisfazioni di questo avaro campionato. Probabilmente è stata proprio la rabbia per quel cucchiaio inguardabile di Bernardeschi dal dischetto del rigore a far scattare la rabbia e l’orgoglio della Fiorentina. Trascinatori Vecino e Babacar, con una doppietta a testa. Grande Vecino e grandissimo Babacar. Potrebbe anche aver conquistato il posto fisso, magari in coppia con Kalinic, quando avrà scontato la squalifica. Accanto a loro Borja, capace, nel momento più buio, di prendere la squadra per mano e lanciarla verso una vittoria insperata e certo esaltante. Una vittoria, e questa è l’altra notizia, senza la partecipazione di Sousa: rimasto per tutta la partita seduto in panchina. A fare … il portoghese. Senza di lui a bordo campo, la Fiorentina è riuscita a girare e a riprendere in mano una partita che pareva irrimediabilmente perduta, specie dopo lo sciagurato rigore di Bernardeschi. Ma ora ho la certezza: questa squadra da schiaffi (metaforici, ovvio…) sarebbe stata tranquillamente da quarto posto se non si fosse lasciata persa per strada troppe volte, soprattutto quando era in vantaggio. Anche stasera ha rischiato la frittata. Ma l’Inter è ancora peggio. E forse la batosta del Franchi potrà costare cara a Pioli. Che potrebbe essere cacciato dall’Inter. E non avere il contratto dalla Fiorentina. Ma guardiamo quest’epilogo dalla parte dei viola. Battere l’Inter va sempre bene. E se anche il Milan rallentasse…

Astori: suo il gol del momentaneo 2-2

SILENZIO PER MARCO – Un lungo applauso, primo dell’inizio, in ricordo del povero Marco Ficini, tifoso viola investito e ucciso da un’auto a Lisbona. Era andato a vedere il derby Benfica-Sporting, tifando per la squadra meno blasonata, che vanta il gemellaggio con gli ultras viola. La curva Fiesole tace: in segno di lutto per il povero Marco. E lodevolmente, anche i tifosi dell’Inter, stretti nel formaggino della curva Ferrovia, si associano ai viola : non tifano ed espongono lo striscione con la scritta Ciao Marco. Poi il minuto di silenzio chiesto dal Coni per ricordare Michele Scarponi, il corridore anche lui vittima di un incidente vicino ad Ancona. E ora cominciamo a parlare di calcio. Squalificato Kalinic e fuori Gonzalo per infortunio, Sousa lascia in panchina Federico Chiesa. Preferendo (ma perché?) Tello e Milic come esterni. Ma anche lui, Paulo Sousa, sta in panchina e non in piedi, nel suo rettangolo a dare indicazioni. Ha mollato in anticipo? E allora, se deve fare l’allenatore passivo, perché non si dimette? L’avvio è da brivido: retropassaggio di Tomovic per Tatarusanu che Icardi non intercetta. Inter aggressiva, Fiorentina un po’ contratta. Gagliardini (6’) impegna Tata in una respinta avventurosa. Poi è Joao Mario a costringere il portiere della Fiorentina a un intervento in tuffo. Tata riesce a bloccare. Quindi brutto episodio (15’) gomitata in pieno viso di Icardi a Sanchez. Ammonizione? Macchè. Arbitro Valeri che cosa hai visto? Nulla. Che ci stai a fare? Altro che moviola in campo, ci vorrebbe.

Vecino: doppietta e prestazione superba

VECINO – La Fiorentina (con Sousa silente) prova a scuotersi. Vecino (19’) lancia Babacar smarcato in area, ma lui non ci arriva. Così come, poco dopo, è Milic, servito da Baba, che pasticcia. Poi ancora Baba (21’) costringe Handanovic a un’avventurosa respinta. Ma il gol è nell’aria. E arriva al 22’: appoggio di Borja a sinistra per Milic che mette a centro area dove arriva Vecino, capace di lasciar partire una bordata che s’insacca alle spalle di Handanovic. Passano appena seri minuti e l’Inter agguanta il pareggio: Perisic serve Candreva che va via a destra ed effettua un traversone preciso ancora per Perisic che arriva sicuro e mette dentro. Sanchez dov’era? E Tomovic? Possibile che dalla sua parte ci sia sempre un’autostrada libera a uso degli avversari per andare in gol? Ma Sousa se ne sta seduto in panchina, tipo zombie.

Borja Valero: un trascinatore

ICARDI – Ed eccoci alla tiritera del gioco lento e prevedibile della Fiorentina. Che fatalmente incassa il secondo gol. Joao Mario per Icardi, Sanche se lo perde e Maurito segna con ragionevole facilità. Ma povero Sanchez, come si può pretendere che rincorra l’avversario e lo blocchi, soprattutto se si chiama Icardi? C’è il rischio, a questo punto, che la Fiorentina si squagli come il burro. Senza voglia, senza mordente. E anche … senza allenatore. Nemmeno Bernardeschi sembra in grado di infilarsi nella difesa interista palla al piede, con la falcata che, quando vuole, lo distingue. Dalla tribuna gridano: Sousa dove sei? Borja (43’) impegna Handanovic in una deviazione in angolo. Miranda (44’) sfiora l’autogol. E Valeri, al 45’ spaccato, senza neanche un secondo di recupero, chiude il primo tempo. Che pena, questa Fiorentina!

Bernardeschi si scusa dopo il clamoroso errore dal dischetto

BERNA … FISCHI -In avvio di ripresa fa freddo. Si avverte un abbassamento della temperatura. Il timore? Che la Fiorentina non contribuirà a scaldarci. Atmosfera surreale: anche perché i tifosi della Fiesole e quelli dell’Inter continuano a stare in silenzio. Sanchez mostra ancora tutta la sua difficoltà nel controllo di Icardi: che può scappare a piacimento. La Fiorentina ci crede. E prova a insistere. Fino a quando (6’) D’Ambrosio tira giù in area Babacar. Rigore. Batte Bernardeschi dopo un siparietto con Babacar sul disco bianco. Berna prova un cucchiaio lento e prevedibile: Handanovic non crede ai suoi occhi, para e rinvia. Bernardeschi, per la prima volta, viene fischiato a scena aperta. Chissà, questo episodio potrebbe anche sancire la fine di un amore. Ma onestamente come si può sprecare un’occasione così? Se non si riscatta, Bernardeschi prenderà un 4 in pagella. Ma Sousa lo toglie ed è una standing ovation al contrario: il gioiellino esce in mezzo a fischi e lazzi. Ma perché un ragazzo di 23 anni, con le sue qualità, si deve comportare così?

L’esultanza dei viola alla fine di una partita clamorosamente vinta

BORJA – Entra Ilicic. Borja (16’) ha un gran pallone, ma gli manca la botta: Handanovic devia. Dalla bandierina lo stesso Borja, traversone al centro per Astori che colpisce con la nuca e la mette dentro. Non basta. La partita cambia. Borja Valero diventa re Mida: ogni palla che tocca si trasforma in gol. Infatti serve in profondità Vecino che ci arriva benissimo e disegna un diagonale capace d’infilarsi alla destra di Handanovic. Incredibile! Risultato rovesciato. Ora comanda la Fiorentina. Che potrebbe segnare anche il quarto gol se Tello non fosse … Tello: parte bene servito da Babacar, entra in area e non sa più che fare. Cerca un traversone al centro: completamente sbagliato. Ma ormai l’Inter sembra squagliata: Vecino parte in contropiede, innesca Babacar che vola via sulla sinistra vanamente contrastato da Medel. Baba calibra un destro che finisce dentro. Ecco il 4-2. Fiorentina da schiaffi! Perchè non ha giocato così prima?

Ancora la gioia di Vecino: grande partita la sua

BABACAR – L’Inter attacca a testa bassa, i viola si difendono alla viva il parroco. Punizione insidiosa per i nerazzurri qualche metro fuori dall’area viola: Eder la butta sulla barriera. Sousa è sempre rintanato in panchina. Stai lì, grida un tifoso. Difficile, a questo punto, che arrivi Pioli al suo posto, anche se verrà quasi certamente cacciato dalla panchina dell’Inter. I cinesi non accettano simili batoste. E mentre facciamo questa considerazione, ecco il quinto gol viola: Tello taglia per Baba da destra. L’attaccante scatta e non perdona: 5-2. Addio Inter. E forse anche addio Pioli. Borja (37’) sfiora il sesto gol: Handanovic rimedia alla meglio in uscita. I nerazzurri hanno un moto di orgoglio: Icardi segna il terzo gol. E addirittura il quarto. Sembra fuori dal mondo, ma l’Inter potrebbe addirittura pareggiare se Astori non respingesse sulla linea a un soffio dalla fine. Che finalmente Valeri fischia fra le proteste dei nerazzurri, che avrebbero voluto battere un angolo. Ma non c’è più tempo.

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Astori, Babacar, Bernardeschi, Fiorentina, Icardi, Inter, Vecino


Sandro Bennucci

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