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Carabinieri arrestati in Lunigiana: extracomunitari li denunciarono per lesioni. Almeno dieci i casi

MASSA – Ci sarebbero almeno una decina di denunce per lesioni presentate contro carabinieri in servizio in
Lunigiana. Denunce che il gip di Massa Carrara, Ermanno De Mattia, richiama nell’ordinanza con cui dispone misure cautelari (quattro arresti più quattro divieti di dimora) contro otto militari della trentina indagati ad Aulla, Albiano Magra, Licciana Nardi e Pontremoli per presunti abusi in caserma. Secondo quanto appreso, si tratta di denunce provenienti da extracomunitari che vivono ad Aulla e riguarderebbero presunte lesioni subite in controlli antidroga o durante richieste di documenti. Da circa un anno, si fa rilevare tra i difensori, i carabinieri della Lunigiana, anche per attività antidroga, monitoravano in particolare un gruppo di nordafricani ad Aulla, clan ristretto composto anche da soggetti parenti fra loro e da pregiudicati. Alcuni membri avrebbero precedenti penali, anche per violenza o spaccio.

Nell’ambito di questa attività, sempre secondo le accuse, ci sarebbero stati inseguimenti e contatti fisici per fermare i
fuggiaschi. E’ durante queste situazioni che ci sarebbero state, sia all’esterno, sia dentro la caserma di Aulla, le lesioni
denunciate. Uno degli episodi è della fine di dicembre 2016 e riguarda il controllo a un extracomunitario. L’uomo, scappando, lanciò via un involucro con droga e venne fermato, a fatica, da quattro militari coi rinforzi. Fu portato
in caserma per accertamenti e perché desse spiegazioni del possesso di stupefacenti ma quando uscì, si fece refertare da un medico alcuni giorni di prognosi e denunciò i carabinieri.

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